In Ucraina la popolazione continua ad essere falcidiata dalla scellerata guerra di Putin ed in Russia altri civili sono sterminati dal tiranno che impone loro di travestirsi da soldati per andare a morire al fronte.
Gli Stati che devono aiutare la difesa Ucraina, anche per difendere la loro stessa libertà, sono poco tempestivi nel fare arrivare concretamente gli aiuti militari promessi.
In Europa le istituzioni sono messe a dura prova dagli scandali legati alla corruzione e le attività di spionaggio, controinformazione, si mischiano pericolosamente con gli affari illeciti.
In Iran ogni giorno assistiamo, come sempre impotenti, alle stragi di giovani, la comunità internazionale, il cosiddetto ONU, non ha alcuna capacità di intervento.
Negli Stati Uniti ci sono volute 15 votazioni per eleggere lo speaker della Camera e le fratture aumentano.
In Afghanistan ogni giorno la fame e l’ingiustizia, la privazione di ogni forma di libertà che le donne devono subire, ci ricordano gli errori dei 10 anni nei quali siamo stati inutilmente in quel Paese e quanto sia stato miope non concedere al comandante Massud gli aiuti che chiedeva per combattere i talebani.
Kim Jong-un, il satrapo della Corea del Nord, lancia missili nucleari dove gli pare, il Messico è al centro dell’alta finanza del narcotraffico mondiale e l’arresto di El Chapo junior sta scatenando una vera guerra.
In Africa e Medio Oriente si trascinano da anni violenze e battaglie tra stati, religioni e organizzazioni terroriste mai sgominate, dall’Isis agli Shabaab ed al Qaeda, la carestia e la siccità mietono continue vittime e non si fermano gli esodi, le fughe disperate di coloro che cercano di arrivare in Europa e spesso muoiono in mare o sulla sciagurata strada dei Balcani.
Non dovrebbero lasciare indifferenti le varie realtà sudamericane dove popolazioni, come quella venezuelana, sono allo stremo per indigenza.
Ovunque gli hacker ormai possono colpire, banche, ministeri, ospedali, sistemi informatici che dovrebbero custodire i dati più sensibili di ogni paese, sono tutti violabili perché il progresso, sposato in modo acritico, ha fatto utilizzare la rete senza regole e senza antidoti,ha messo ciascuno di noi, come individui e come Stato, nelle mani di qualunque pirata, delinquente o megalomane, basta avere gli strumenti e tutto può essere violato, nessuno è più sicuro neppure in casa propria, alla faccia di quelle buffonate che sono chiamate sicurezza informatica e privacy.
La violenza nei giovani, negli adolescenti è ancora più presente che negli adulti, la libertà incondizionata è diventata sopruso, senza empatia, senza riferimenti affettivi, senza valori da preservare e mete autentiche da raggiungere. L’isolamento dei singoli si manifesta in una asocialità tra persone ed in una esasperata ricerca di contatti social che nulla hanno più a che fare con la capacità di relazionarsi. Tutti chiusi in noi stessi troviamo il vuoto perché il pensiero, l’autocritica, la fantasia costruttiva, il rispetto di se e degli altri sono solo un ricordo del passato, un ricordo che va cancellato secondo una certa parte dell’intellighenzia. Così dal doveroso, giusto rispetto per il diverso si è arrivati a fare proselitismo perché la diversità diventi dominante, se non ti senti sufficientemente soddisfatto di quello che sei puoi cambiare sesso, inventarti una nuova falsa identità, drogarti fino allo stremo o quel tanto sufficiente, ogni giorno, per reggere allo stress di aver rifiutato i normali strumenti che aiutano a conoscersi ed ad affrontare la vita.
Troppe religioni storiche confondono la spiritualità con l’interesse e l’interesse genera violenza e sopruso, basta pensare a Kirill, a quegli imam che incitano all’uccisione di chi non è musulmano o a quegli importanti prelati che hanno usato i beni della chiesa per il proprio arricchimento e piacere mentre proliferano sempre nuove, pericolose sette.
Alla confusione che regna sovrana ovunque nel mondo, confusione in politica, nell’economia, nella società, nella sfera privata, e anche nelle nella religione ci mancava solo Monsignor Georg che sulla salma di Papa benemerito Benedetto XVI sponsorizza il suo libro.