Attualità

Dal novembre 2011 all’ottobre 2024

Nel novembre 2011 il debito pubblico segnava 1987 miliardi.  Successivamente arrivò il governo Monti. Da allora si sono susseguiti diversi governi il cui esito finale della loro opera è sintetizzabile nell’ultima rilevazione del debito pubblico ad ottobre 2024: 2945 miliardi.

In tredici anni di gestione della macchina pubblica, alla cui giuda si sono susseguiti i più diversi personaggi e con DNA politici ed orientamenti opposti ma uniti dalla medesima certezza di irresponsabilità, sono stati creati quasi mille miliardi di debito pubblico a sostegno della esplosione della spesa pubblica con un conseguente aumento della pressione fiscale, ora ha raggiunto il 42,7 % e con un total tax rate ad oltre il 52%.

Nel frattempo, dal 2010 al 2023, la ricchezza nazionale del nostro Paese è diminuita del -4%, mentre in Francia è aumentata del +21%, in Germania del +51% ed in Gran Bretagna del +57%.

Un dato che certifica ancora una volta come l’esplosione della spesa pubblica rappresenti un fattore che diminuisce la ricchezza e la disponibilità economica della popolazione.

Il reddito disponibile, infatti, è diminuito del -3,4% a fronte di una crescita in Francia del +27% ed in Germania del +34,7% mentre si registra nel più assoluto disinteresse della politica come delle diverse associazioni di categoria (Confindustria e sindacati) la diciannovesima flessione della produzione industriale.

Questi numeri certificano una volta di più il sostanziale fallimento dell’azione dello Stato attraverso la spesa pubblica la quale nella classifica della efficienza risulta al 123esimo posto, contemporaneamente al suo arbitrario utilizzo a favore di qualche bacino elettorale o gruppi privilegiati.

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