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I falsi sono un pericolo ma 7 su 10 li comprano

Borse e scarpe con marchi falsi, giocattoli, sigarette, ma anche imitazioni di prodotti iconici del design italiano, come le finte Vespa con tanto di sidecar scovate a Linate qualche giorno fa o una riproduzione di una Ferrari da Formula 1. L’inventario del mercato parallelo è nutrito. La contraffazione rappresenta un danno per l’economia legale, ma anche un rischio per la sicurezza, gli italiani sembrano esserne consapevoli, allo stesso tempo lo ritengono un peccato veniale, se alla domanda se acquisterebbe merce di dubbia provenienza ma del tutto identica all’originale e a un buon prezzo, il 70 risponde di sì. Questo emerge da un’indagine realizzata dall’Agenzia delle Accise, della Dogane e dei Monopoli sulla percezione della contraffazione in Italia.

“Otto italiani su 10 sono consapevoli del fenomeno, sanno benissimo di cosa si tratta, ma 7 su 10 purtroppo creano meccanismi giustificativi e ritengono possibile acquistare un prodotto contraffatto”, ha spiegato il direttore generale dell’Agenzia, Marcello Minenna, in un incontro organizzato dopo un’operazione che a Linate ha portato al sequestro, tra le altre cose, di quattro motocicli elettrici di origine cinese che imitano la Vespa. “Il problema – ha aggiunto – è che non c’è sempre consapevolezza che questi sono prodotti che minimano la sicurezza: giocattoli con materiali tossici, pericolosi per i bambini, pillole blu colorate con la stessa vernice delle strisce di sosta, e potrei andare avanti in una raccolta degli orrori che purtroppo realizza l’industria della contraffazione”. “Contrastare la contraffazione – ha spiegato il procuratore aggiunto di Milano Eugenio Fusco – assicura una doppia tutela: del marchio e della sicurezza del cittadino”.

La diffusione dei falsi li rende anche “familiari”, con la quasi totalità degli intervistati a cui è capitato di sentirsi offrire un prodotto contraffatto: il 68% almeno un capo di abbigliamento falso, il 48% prodotti elettronici, il 42% giocattoli, più basso il dato relativo a farmaci e cosmetici (26%) e sigarette tabacchi (24%). E’ diffusa anche la consapevolezza dei rischi legati all’acquisto di un prodotto contraffatto, il 75% sa che può essere pericoloso per la salute, altrettanti sono consapevoli di finanziare la criminalità e contribuire allo sfruttamento del lavoro.

I numeri sono enormi: nel 2021 sono stato sequestrati 6,3 milioni di pezzi, quasi 13 milioni nel 2020, mentre nel 2019 erano stato 3,5 milioni. E molti di più sono quelli che sfuggono. Al di là di quello che emerge dai sequestri, qual è la tendenza? “Difficile dare una statistica – ha risposto il direttore delle Dogane – quello che riscontriamo è che anno dopo anno, in relazione ai nostri interventi, si realizza una diversione dei traffici e dei prodotti contraffatti».

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