Il dottore Giuseppe Di Bella: «Possiamo fermare il tumore. Ecco i nostri ultimi risultati»
Giovanni Taormina – Il Secolo d’Italia 26 maggio 2020
«Stiamo studiando innovazioni sul campo della proliferazione tumorale e della mutazione. Il cambiamento del tumore è uno degli aspetti più insidiosi e più pericolosi, con la mutazione la cellula tumorale diventa resistente a tutto…». Il dottor Giuseppe Di Bella è impegnato nella lotta contro il cancro e porta avanti da anni gli studi del padre Luigi tramite la Fondazione Di Bella. Studi che vedono la collaborazione in tempi più recenti del Cnr e di altri rilevanti centri di oncologici. Giuseppe Di Bella intervistato da Radio Radio ha snocciolato i più importanti progressi ottenuti nella prevenzione e cura dei tumori.
«Ci sono due obiettivi precisi e studi in corso che la Fondazione Di Bella ha finanziato. E continuerà a finanziare perché devono essere continuati», ha spiegato Di Bella ai microfoni di Radio Radio. «Innanzitutto individuare un prodotto biologico che possa inibire la proliferazione tumorale. Il tumore cresce con l’ormone della crescita. Bisogna avere un inibitore specifico, che è la somatostatina. Renderla il più possibile attiva dentro la cellula per resistere agli enzimi del sangue come peptidasi. Questa è la prima ricerca che stiamo conducendo col Cnr i cui primi risultati importanti sono pubblicati sulle banche dati. Abbiamo già una somatostatina liposomiale, stiamo aspettando di poterla dare al farmacista». Di Bella ha spiegato che «secondo questa linea di ricerca che continuerà col prossimo finanziamento, questo tipo di somatostatina può essere usata per aumentare ancor di più l’emivita, cioè durare più a lungo e avere più affinità nella cellula. Abbiamo, oltre la collaborazione del Cnr, anche quella di due centri di ricerca: in particolare uno di oncologia avanzata che sta sperimentando l’effetto epigenetico».
Cosa vuol dire? «Come la somatostatina agisce sul Dna, come lo modifica a livello epigenetico», ha spiegato ancora il figlio del professore. «Questo può dare una quantità di elementi preziosi per indirizzare la terapia, i dosaggi e avere un tipo di somatostatina ad alta affinità recettoriale: agire sui codici della vita». Inoltre molta attenzione è riposta sull’ultimo «prodotto che studiò il Professor Di Bella. La citocalasina B, un prodotto biologico. Il professor Carlo Ventura, titolare della cattedra di biologia molecolare all’università di Bologna sta conducendo la ricerca e ha portato i risultati preliminari al nostro congresso dell’anno scorso. Cosa fa la citocalasina? Può modificare i potenziali di membrana cellulare e perciò interferire sul citoscheletro delle cellule tumorali e sugli scambi delle cellule, con effetti determinanti in particolare sui tumori al seno».