Il quadro ormai è chiaro
Alle soglie di una una nuova recessione economica ecco gli effetti disastrosi della politica economica e strategica italiana ed europea portata avanti con cecità ideologica (https://www.ilpattosociale.it/europa/lunione-europea-ormai-e-una-zona-franca/).
Il nostro Paese come l’intera Unione Europea in questi anni passa da una dipendenza verso i paesi produttori di petrolio (Opec), il cui unico obiettivo era quello di accumulare ricchezze, ad una di carattere non solo energetico ma soprattutto politico.
La totale genuflessione energetica e di interi settori industriali di fatto pone le basi di una vera e propria dipendenza verso una superpotenza (Cina) la quale dimostra strategie espansive dominanti sia politiche che strategiche ed ovviamente economiche molto invasive e preoccupanti per la nostra democrazia.
Mentre negli anni Settanta la contrapposizione tra i due blocchi politici, quello occidentale e il socialista, era rappresentata dal muro di Berlino, ora abbiamo fagocitato all’interno delle nostre istituzioni i nemici del nostro stesso sistema economico e politico.
Questi hanno assunto le sembianze dei presunti ambientalisti ma, sottoposti ad una metamorfosi kafkiana, si sono trasformati da soggetti politici ad agenti di distruzione del nostro sistema politico, economico e sociale.
La dipendenza della nostra economia da un sistema totalitario come la Cina rappresenta il loro vero obiettivo politico, ottenuto attraverso l’imposizione ambientalista di una ideologia talebana.
Una strategia che ha assunto i requisiti squisitamente politici a discapito dei veri valori ambientalisti per i quali tutte le persone nutrono la massima attenzione.