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Italia e Libia potrebbero ripristinare i collegamenti aerei diretti

Italia e Libia potrebbero ripristinare a breve i collegamenti aerei civili, uno sviluppo atteso da almeno 5 anni che potrebbe moltiplicare i contatti tra le due sponde del Mediterraneo. Ad annunciarlo è stato il premier del Governo di unità nazionale (Gun), Abdulhamid Dabaiba, sbilanciandosi anche sulla data del riavvio dei voli “entro settembre”. Un’eventualità che va però accolta con prudenza. Resta in vigore, infatti, il Notam (Notice to Airmen, avviso ai piloti) italiano del 2018, che impedisce sorvoli dello spazio aereo libico e voli diretti tra Italia e Libia per motivi di sicurezza, deciso dal ministero dell’Interno e applicato da Enac in maniera paragonabile ad altri Paesi europei e occidentali. A questa problematica si aggiunge anche il divieto europeo (Eu flight ban) di atterraggio e sorvolo alle compagnie aeree libiche per motivi di sicurezza, imposto nel 2014 e ribadito nel gennaio 2022 dalle autorità europee. Eppure, filtra un cauto ottimismo da parte italiana dopo l’incontro che si è tenuto ieri a Tripoli tra il presidente dell’Ente nazionale per l’aviazione civile (Enac), Pierluigi Di Palma, l’ambasciatore d’Italia, Gianluca Alberini, con il ministro di Stato per le Comunicazioni e gli Affari Politici Walid al Lafi e il presidente dell’Autorità per l’aviazione civile libica, Mohamed Shlebik.

Secondo quanto riporta l’ambasciata d’Italia a Tripoli, le parti “hanno discusso insieme del prossimo riavvio dei voli diretti e del rafforzamento della collaborazione. Si conferma la stretta partnership italo-libica sul dossier aviazione civile”. Nei mesi scorsi, peraltro, le autorità libiche hanno fornito i dati sull’adeguamento infrastrutturale e del controllo del traffico aereo degli scali. Da parte sua, il premier Dabaiba ha ringraziato l’Italia e ha annunciato la presunta data in cui i collegamenti dovrebbero essere riavviati. “Il Governo italiano ci ha informato della sua decisione di revocare il divieto di transito aereo imposto all’aviazione civile libica 10 anni fa (in realtà cinque, ndr), consentendo la ripresa dei voli il prossimo settembre. Ringrazio il primo ministro Giorgia Meloni, apprezzo gli sforzi del settore dei trasporti e del comitato formato al riguardo, e tutti coloro che hanno contribuito a raggiungere questa svolta per facilitare la circolazione dei nostri cittadini”, ha scritto Dabaiba su Twitter.

Il tema della riapertura dei voli diretti Libia-Italia costituisce un interesse comune prioritario, già affrontato negli incontri tra il primo ministro Dabaiba e il presidente del Consiglio Giorgia Meloni a gennaio a Tripoli e a giugno a Roma. Secondo la presidente dell’Associazione italiani rimpatriati dalla Libia (Airl), Francesca Prina Ricotti, il ripristino dei collegamenti aerei non farà che agevolare “gli scambi economici e culturali” tra i due Paesi. “Una lunga attesa che sembra essere arrivata al termine. Sono evidenti gli sforzi da entrambe le parti per ripartire al più presto con i voli diretti che agevolerebbe sicuramente gli scambi economici e culturali. Come italiani di Libia ci auguriamo che possa realizzarsi quanto prima perché conosciamo bene quanto la Libia ha da offrire”, ha detto Prina Ricotti ad “Agenzia Nova”. Secondo Mario Savina, esperto di Libia dell’Airl, la ripresa dei collegamenti è un tassello fondamentale per le relazioni bilaterali tra Italia e Libia: “Mentre assistiamo tutti all’impegno per risolvere il prima possibile lo stallo politico e permettere ai libici di recarsi alle urne, la ripresa dei voli tra Italia e Libia assume un’importanza primaria, sia in ottica strategica che economica e sociale. Dal traffico merci agli spostamenti familiari al turismo, che ci auguriamo possa tornare rapidamente a interessare la Libia. Un ottimo segnale e un’opportunità per rinsaldare il dialogo tra i due Paesi”.

Per Nicola Colicchi, presidente Camera di commercio italo-libica (Ccil), la ripresa di voli è uno “sviluppo positivo assolutamente indispensabile” per aumentare i contatti tra le imprese dei due Paesi. “Noi abbiamo scritto una lettera al ministro degli Affari esteri e della Cooperazione internazionale, Antonio Tajani, sulle problematiche che ostacolano il lavoro delle imprese che operano in Libia, inclusa ovviamente anche la totale chiusura dei voli”, ha ricordato Colicchi. Il tema centrale, secondo il presidente della Ccil, è creare un contesto favorevole all’interscambio tra le economie e le imprese libiche e italiane. “La ripresa dei voli sarebbe di fondamentale importanza perché segnerebbe non solo un vero e proprio riavvicinamento fisico tra i due Paesi, ma anche uno sviluppo importantissimo per creare una rete di piccoli e medi imprenditori libici e italiani, con l’obiettivo di condividere opportunità, tecnologie e know-how. Tutto questo può avvenire soltanto creando una relazione diretta e legami personali: ecco perché la possibilità di viaggio è di incontro è assolutamente indispensabile”, ha detto Colicchi. La mancanza di un volo diretto per Tripoli costringe a volte a vere odissee per arrivare in un Paese a 75 minuti di tragitto da Roma. Da un punto di vista economico, la rotta Italia-Libia potrebbe rivelarsi molto redditizia, considerata l’alta richiesta di voli diretti verso l’Europa che per ora transitano via Tunisi, Istanbul e da ultimo Malta. “Durante la mia ultima missione in Libia ho incontrato più di una compagnia aerea, sia maltese che libica, tutte interessatissime a operare questo volo. Sono certo che l’iniziativa non potrà che vare un grande successo commerciale e avrà sicuramene molti pretendenti”, ha aggiunto Colicchi.

La rimozione dell’avviso seguirebbe l’attuazione del nuovo piano dell’Autorità libica per l’aviazione civile, che punta a soddisfare i requisiti internazionali dell’Organizzazione internazionale dell’aviazione civile (Icao) e dell’Agenzia europea per la sicurezza aerea (Easa). Il progetto, avviato con l’aiuto di vari partner internazionali, inclusa la stessa Icao e l’Italia, dovrebbe essere completato entro poche settimane. Nel frattempo, a maggio l’Enac ha effettuato una verifica, dall’esito positivo, delle condizioni dell’aeroporto di Tripoli-Mitiga. Secondo quanto appreso da “Agenzia Nova”, è realistico ipotizzare che un primo volo diretto civile tra Italia e Libia possa concretizzarsi verso la fine dell’anno in corso.

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