L’inquinamento tra le cause delle morti per malattie respiratorie
L’inquinamento porta a diversi morti all’anno ed ad un considerevole numero di ammalati, le polveri sottili che rimangono per molto tempo nell’aria penetrano nel profondo dell’apparato respiratorio delle persone, come degli animali, causando gravi e spesso irreversibili danni.
Tosse cronica, bronchiti, infezioni e dispnea sono molto frequenti specie nelle città dove l’inquinamento, soprattutto in certe aree meno ventilate, ristagna, basta guardare dall’aereo l’aeroporto sul quale stiamo atterrando per renderci conto della diversità tra le zone di campagna o collinare e quelle adiacenti alle città.
Spesse volte, nel passato, Cristiana Muscardini ha sostenuto che certi atteggiamenti e scelte delle persone, compreso il personale politico, che portavano a risultati negativi, potessero essere dovuti ai danni dell’inquinamento verso il sistema neurologico.
Il professore Giuseppe Iannoccari, dell’Università Statale di Milano e presidente di Assomensana ha reso noto che, secondo recenti studi, vi sono effetti dello smog sul sistema neurologico, “infatti gli inquinanti penetrano nel circolo sanguigno attaccando i tessuti e gli organi. Le polveri sottili superano la barriera della materia encefalica, la difesa naturale che protegge il cervello dalle sostanze nocive, e diventano tossiche anche per i neuroni”.
Di fatto mentre immettiamo in bocca qualcosa di sgradevole in genere ce ne accorgiamo quando respiriamo aria inquinata lo facciamo senza avvertire il pericolo.
La rivista americana Analysis of Neurology ha pubblicato una ricerca che dimostra come l’esposizione all’inquinamento procuri danni alla materia bianca, alla parte di cervello composta da cellule gliali e fibre nervose ricoperte di mielina, riducendo di conseguenza la funzionalità del cervello che, per funzionare bene, ha bisogno di molto ossigeno di qualità.
Un altro studio ha dimostrato, proprio sul tema ossigeno, che le persone che fanno attività fisica, anche in età avanzata, hanno maggiore capacità mnemonica, migliori ricordi visivi.
“Quando a volte ci si sente meno reattivi, si ha una sensazione di nebbia, diminuzione della velocità di pensiero e di interazione, senso di stanchezza e mal di testa dobbiamo ritenere questi come segnali che ci avvertono che il nostro cervello è in sofferenza”.
Per contrastare l’inquinamento siamo tutti in attesa di misure concrete, che non possono essere che prese a livello internazionale oltre che locale, nel frattempo ognuno di noi può cercare di trascorre il maggior tempo libero possibile in aree meno urbanizzate, tra boschi e comunque natura più libera da agenti inquinanti e avere regole di vita: un buon sonno, possibilmente in una camera che non abbia strumenti ed oggetti inquinanti sotto ogni aspetto, una buona alimentazione, con frutta e verdura per contrastare l’impatto ossidante degli elementi atmosferici, sono sicuramente un aiuto che ci possiamo dare.