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L’intelligenza artificiale aumenterà del 25% la produttività mondiale

L’Intelligenza artificiale generativa – anche detta Generative AI -, oggi rappresenta la nuova frontiera dell’innovazione tecnologica che trasformerà il settore delle utilities. Si stima infatti, che per le Utilities, la Generative AI potrà portare a un incremento della produttività fino al 25% a livello mondiale. Queste sono alcune delle evidenze emerse dall’analisi Agici-Accenture presentata a Milano in occasione del Workshop: “Le utilities nell’era della Generative AI: ottimizzazione, competitività e gestione degli asset” organizzato dalle due società, alla presenza dei top manager delle principali aziende del settore. A oggi il 77% dei dispositivi elettronici include già una qualche forma di Generative AI. Lo scorso febbraio, a distanza di un anno da ChatGPT 3.5, è stato lanciato Sora, un modello di generazione di video da testi, oltre a Dall-E 3, in grado di generare immagini ad alta definizione da testi. Le grandi aziende dell’IT sembrerebbe punti con “decisione” su questa tecnologia, con investimenti in start-up dedicate che nel 2023 sono stati pari a 33 miliardi di dollari per Meta, 13 miliardi per Microsoft, 4 miliardi per Amazon e 2 per Google.

Cresce infatti il numero delle realtà che puntano alla Generative AI, come Siram Veolia, “perché é una tecnologia che ha una potenzialità incredibile. Soprattutto nel nostro mestiere, che ha a che fare con l’ambiente e, nel nostro caso specifico, con l’efficientamento energetico, il digitale ha un effetto moltiplicatore estremamente importante” ha spiegato Emanuela Trentin, Amministratore Delegato di Siram Veolia, che “questo dal punto di vista dei risvolti ottimistici e positivi”. Sarà necessario poi costruire un modello flessibile per rendere l’intelligenza artificiale scalabile, accertarsi che questa venga usata in modo responsabile e senza generare rischi (Accenture calcola che il 28% dei lavoratori usi già la Generative AI, il 50% dei quali senza supervisione) e riqualificare e riorganizzare la forza lavoro, che dovrà arrivare a uno stato “liquido”, pronto cioè a modificare velocemente ruoli e compiti in modo da stare al passo dell’evoluzione tecnologica. Infatti ha precisato Trentin che “questi sono anche strumenti che sono tanto potenti quanto da maneggiare con estrema cautela”. Per questo “ci siamo dotati di una compliance forte proprio per gestire al meglio l’utilizzo di questi strumenti che, appunto, devono essere governati”. Inoltre, per quanto riguarda il dato, Veolia “ha già sviluppato un suo sistema, di sua proprietà, perché con ChatGpt, se utilizzato in maniera inconsapevole e non strutturata, si rischia di diffondere all’esterno dei dati sensibili” ha osservato.

La Gen AI trasformerà in modo sostanziale la Industry, a partire da tre direttrici principali che possiamo definire come “archetipi”: nuove modalità di interazione con i clienti, una ridefinizione degli asset aziendali attraverso l’incrocio fra “fisico” e “digitale” (phygital) e, infine, la progettazione di nuovi servizi, costruiti attorno ai lavoratori. Sulla scia della digitalizzazione e della ricerca Pier Lorenzo Dell’Orco, amministratore delegato di Italgas Reti spiega che ora “stiamo avviando una nuova fase, che sarà dominata dall’avvento prorompente dell’intelligenza artificiale generativa”. Inoltre, si è detto “fortemente convinto che la GenAI cambierà, in positivo, l’organizzazione complessiva del settore e il nostro modo di fare”. Infatti, “abbiamo avviato le prime iniziative di GenAI nell’ambito della gestione documentale, dei processi commerciali e delle manutenzioni degli asset, e i primi risultati sono davvero sorprendenti. Siamo molto fiduciosi sugli sviluppi futuri”. Il gruppo italgas ha avviato già dal 2017 “un ambizioso percorso diretto alla completa digitalizzazione degli asset e dei processi aziendali, iniziato con la totale migrazione on cloud nel e proseguito con il deployment massivo degli smart meters, la digitalizzazione di impianti e reti di distribuzione e lo sviluppo del primo sistema al mondo di comando e controllo remotizzato per reti gas. Di pari passo abbiamo avviato concrete applicazioni di intelligenza artificiale, che ci hanno portato in pochi anni a conseguire risultati sorprendenti in termini di adoption ed efficienza. Oggi, in Italgas, una persona su 4 utilizza quotidianamente strumenti di intelligenza artificiale per svolgere in modo più rapido ed efficace il proprio lavoro” ha concluso.

La Generative AI “rappresenta un fattore trasformativo dirompente anche per il mondo delle Utilities e consentirà a tutti gli attori del mercato di ripensare radicalmente il modo in cui si svolgono processi e modalità di interazione con i consumatori, abilitando soluzioni fino a oggi inimmaginabili. Pensiamo, infatti, che nel comparto delle Utilities in Italia fino al 40% delle ore lavorate sarà trasformato dalla Gen AI, migliorando la qualità del lavoro delle persone e la produttività attraverso le potenzialità di questa innovativa tecnologia, a beneficio dell’intero Sistema” ha sottolineato Claudio Arcudi, responsabile dell’Industry Group Energy e utility in Europa di Accenture. Il mondo dell’energia “si trova oggi sulla soglia di una grande trasformazione, quella dell’Intelligenza Artificiale, che potrà rivelarsi decisiva per lo sviluppo di un settore sempre più complesso” ha evidenziato Marco Carta, Amministratore Delegato di Agici. La crescente centralità dell’efficienza energetica, delle rinnovabili, dell’economia circolare e della gestione delle acque in Europa e in Italia “ha ampliato, rispetto al passato, il perimetro delle attività svolte dalle Utilities. Aprirsi alla rivoluzione dell’IA Generativa sarà quindi funzionale alla gestione di questa complessità, favorendo anche un aumento della produttività delle Utilities. Per questo motivo, con l’incontro di oggi abbiamo voluto dare il nostro contributo al tema, per lanciare lo sguardo su un futuro che è sempre più vicino” ha concluso.

Al termine dell’incontro sono stati consegnati i premi “Manager Utilities – Andrea Gilardoni” per l’anno 2023, votati dai prestigiosi comitati della Rivista Management delle Utilities e delle Infrastrutture di Agici. In questa diciassettesima edizione, vince nella categoria Energia Monica Iacono, ceo di Engie Italia, premiata dalla giuria “per i risultati raggiunti nel promuovere la leadership di Engie Italia nel processo di transizione energetica del nostro Paese”. Luca Dal Fabbro, Presidente Esecutivo di Iren, si aggiudica la vittoria nella categoria “Servizi Pubblici Locali “per la visione strategica fortemente innovativa ed i risultati industriali raggiunti da Iren nei servizi ambientali e nella circular economy”. Infine, Valentina Tamburini, head of strategy di A2A, ha ottenuto il Riconoscimento Speciale “L’energia di domani: il futuro è donna”, giunto alla seconda edizione e destinato alle professioniste under 40 nel settore delle utilities, “per il prezioso contributo al disegno della strategia del gruppo A2A”.

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