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L’olimpica miopia

Non c’è stato giorno nel quale il presidente del Veneto Zaia non abbia tuonato a favore della realizzazione della pista di bob a Cortina d’Ampezzo per le prossime Olimpiadi 2026: un  “investimento” per un’opera che dovrebbe venire realizzata per ottobre 2025.

In attesa del verdetto del Cio, che avrebbe un’ottica diversa in merito alla realizzazione di una nuova pista, questa pressione politica esercitata dal governatore dovrebbe comportare una spesa pubblica di circa 85 milioni dalla quale ne conseguirà quella per la realizzazione del Villaggio Olimpico con altri 38/39 milioni.

Nel frattempo la trattativa con Intel, che aveva manifestato la possibilità di realizzare un investimento  in provincia di Verona, è stata assolutamente abbandonata, come confermano le dichiarazioni del management dell’azienda americana.

La Intel infatti, anche grazie al riconoscimento di circa sei miliardi di agevolazioni fiscali, investirà in Germania oltre trenta miliardi di dollari con una ricaduta occupazionale di tremila dipendenti tra assunzioni ed indiretti.

Una ottimale strategia, quella dell’azienda di semiconduttori californiana, che risponde ad un valido principio relativo alla riduzione della filiera produttiva per evitare, come emerge ora con la crisi del Mar Rosso, le problematiche gestionali con filiere troppo articolate tra i vari continenti.

Viceversa, le priorità espresse dalla dirigenza della Regione Veneto dimostrano un sostanziale scollamento dell’intera classe politica veneta e della sua maggioranza, ed in particolare di Luca Zaia, le quali hanno dimostrato di non comprendere l’entità e la ricaduta occupazionale di un simile investimento.

Se il Presidente della Regione Veneto avesse messo anche solo un decimo dell’impegno per la controversa costruzione della pista di bob a Cortina d’Ampezzo nel favorire la trattativa con Intel ora avremo circa tremila nuovi posti di lavoro.

La multinazionale americana ha scelto, invece, la Germania e la Polonia grazie certamente ad un pacchetto di agevolazioni fiscali che anche il nostro Paese avrebbe potuto concedere, ma  anche a causa della inconcludenza tanto del governo in carica quanto della Regione Veneto.

Viceversa, le priorità espresse si sono rivelate nella volontà di ottenere un terzo mandato e, come detto, nella realizzazione della pista di bob supportate dall’ennesima inconcludenza in politica industriale del governo di turno.

A differenza di quanto viene affermato, la gestione delle Olimpiadi del 2026 si sta già ora rivelando sotto il profilo della comunicazione un autogol clamoroso con tutte le polemiche ed i ritardi ormai conclamati anche se in ultima istanza venisse realizzata la pista di bob.

Quello che risulta assolutamente ingiustificabile è che per questo risultato di basso profilo si sia perso un obiettivo come quello della realizzazione dell’investimento di Intel che avrebbe portato benessere diffuso per migliaia di persone nel Veneto.

La miopia olimpica entra ormai nelle patologie oculistiche e politiche riconosciute.

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