Prevenire è meglio che curare
Al momento sembra che le allarmanti dichiarazioni di Pechino sull’esponenziale aumento del covid non abbiano destato particolari preoccupazione o piani di prevenzione.
Le cifre preannunciate sono decisamente allarmanti: la variante XBB di omicron sta causando, in Cina, 40 milioni di contagi a settimana e la previsione, per fine giugno, è di 65 milioni di casi a settimana mentre l’industria farmaceutica cinese sembra aver individuato due nuovi tipi di vaccini.
Dall’Oms l’epidemiologia Kerkhove ha avvertito che la minaccia del covid, anche se nessuno ne vuole più parlare, non è svanita e per questo i governi devono tenersi pronti ad una ripresa dei contagi.
In Italia il periodo, che porta a vivere di più all’aria aperta, non ha però azzerato la diffusione del virus, se anche nessuno pubblica più i dati ed è stato dato il via libera a vivere senza le mascherine anche in ospedali e luoghi chiusi ed affollati, il 19 maggio i dati della settimana precedente sono di 14.346 nuovi casi con 162 morti.
In Italia, al momento, ci sono 121.816 persone in isolamento domiciliare, 83 in terapia intensiva con 2.251 ricoverati.
Senza allarmismi sono dati che vanno tenuti in considerazione e la situazione in Cina deve essere monitorata specialmente per quanto riguarda gli spostamenti che cittadini cinesi fanno e faranno in altre parti del mondo, l’esperienza infatti ci deve ricordare quante tragedie sono derivate dal non avere avuto, nel 2020, notizie più certe e tempestive e precauzioni più immediate.
Certo oggi conosciamo la malattia, abbiamo i vaccini ma sappiamo anche che il covid ha molte varianti e mutazioni.
Secondo un vecchio detto “meglio prevenire che curare“, questo ci attendiamo dal governo: una specifica vigilanza sulla situazione cinese, eventuali decisioni per controlli, non solo negli aeroporti, e l’invito, chiaro e non fumoso, a usare quelle regole di prevenzione necessarie, dalla mascherina nei luoghi affollati, come i mezzi di trasporto pubblico, alla disinfezione delle mani.
Le persone non vanno spaventate od assillate ma devono essere tenute informate della realtà e di come evolve, solo così ciascuno sarà consapevole delle proprie scelte.