Silenzi e parole
Ogni giorno muoiono tante persone per malattia, anche tanti bambini
Ogni giorno muoiono tante persone per fame, carestie, povertà, anche tanti bambini
Ogni giorno, in guerre subite o volute, guerre di offesa e troppe guerre di difesa, muoiono tanti civili, anche tanti, troppi bambini.
Muoiono esseri umani, che non hanno fatto mai male a nessuno, durante le catastrofi naturali o in incidenti voluti o provocati da altri esseri umani, muoiono persone mentre stanno lavorando o mentre tornano a casa e qualcuno le uccide in macchina, muoiono donne per mano di chi pretendeva di amarle, muoiono bambini per poter vendere i loro organi.
La morte purtroppo fa parte della vita quando si diventa anziani ma tutte queste morti tragiche volute da altri uomini, o tutte le tragedie per le quali sembra non poter esserci risposta se non continuando ad avere il coraggio della fede, perché sono sempre di più gli innocenti che muoiono rispetto a chi innocente non è, sembra che non colpiscano più di tanto rispetto alla morte di una persone potente e conosciuta.
La morte del presidente iraniano ha avuto più parole e attenzione di tutti i morti in Ucraina o di tutti coloro che sono morti mentre fuggivano disperati dai loro paesi in guerra.
Comprendiamo ovviamente tutte le ragion di Stato ma per la morte di Raisi possiamo solo dire di avere l’ingenua, incrollabile speranza che chi lo sostituirà sia meno sanguinario e crudele di lui.