Un buon orticello per tutti
Che una gran parte degli italiani debba affrontare, e spesso non poter risolvere, il problema lavoro e il problema casa dovrebbe essere noto a tutti, politici ed amministratori in primis visti i molti articoli che, nelle settimane e nei mesi, si sono susseguiti sull’argomento.
Che i due problemi siano spesso connessi tra loro è un’altra evidenza, difficile infatti trovare ed accettare un lavoro se non si ha una abitazione che consenta di svolgerlo senza essere a centinaia di km di distanza.
Che Milano sia la capitale economica d’Italia e la città che offre maggiori opportunità, se si ha la possibilità di accoglierle, è noto come è altrettanto noto che Milano da anni ha migliaia di case non assegnate, di proprietà dell’Aler o del Comune, causando così altrettante migliaia di problemi ai cittadini che non possono pagare un affitto sul mercato libero.
Secondo le stime dell’assessore Pd del Comune di Milano nella sola città Palazzo Marino ha 6.059 case sfitte e l’Aler altre 10.364.
Non ripartiamo con la stessa giustificazione, che Comune ed Aler sbandierano da anni, cioè che molte di queste case hanno bisogno di lavori e ristrutturazioni perché in tanti anni si sarebbe potuto abbondantemente provvedere magari spendendo meno per qualche faraonica pista ciclabile o per colate di cemento per marciapiedi enormi e piazze assolate e tristi mentre si poteva spendere un po’ per sistemare le case per chi ne ha bisogno.
Sono anni che la sinistra amministra Milano ed anni che la sinistra non parla dei problemi reali dei cittadini più svantaggiati, basti pensare ai portatori di qualche handicap fisico ai quali si risponde che non c’è nessuna abitazione pubblica senza barriere architettoniche.
Il mal funzionamento dell’Aler è noto da molti, molti anni e se Comune e Regione sono ancora lì a parlarne si ha proprio l’impressione che il vecchio detto sia vero “cane non mangia cane” e l’Aler sembra che da sempre sia un buon orticello per tutti.