Costume e Società

Aiuta il tuo bambino a meravigliarsi

Perché questa è l’era degli specialisti…

A soli 11 anni, Rachel vince un premio della rivista St. Nicholas Magazine per un suo racconto sul rapporto fra una bambina e le piante e gli animali del suo giardino. Rachel Louise Carson nasce nel maggio del 1907 a Springdale, una piccola comunità rurale della Pennsylvania. Oggi è nota per essere stata un’affermata biologa, zoologa e scrittrice oltre che una convinta ecologista. Come lei stessa ha affermato, doveva il suo amore per la natura alla madre, Maria, che le ha insegnato a conoscerla e a rispettarla. Amore che Rachel ha espresso prima come scrittrice e poi come studiosa. Nel 1929 si laurea presso il Pennsylvania College e nel 1932 consegue il Master in zoologia presso la prestigiosa università Johns Hopkins di Baltimora. Dopo il dottorato, inizia a scrivere numerosi opuscoli sulla conservazione delle risorse naturali e a pubblicare articoli scientifici. Nel suo tempo libero trasforma le sue ricerche in prosa, prima con il racconto “Sottomarino” (nel 1937, per il mensile L’Atlantico), e poi con il libro Under the Sea-Wind (del 1941).

Iniziano anni difficili. Gli Stati Uniti entrano in guerra e Rachel si concentra sul suo lavoro, diventando editore capo delle pubblicazioni presso lo United States Fish and Wildlife Service (FWS), una agenzia governativa che si occupa della gestione e conservazione della fauna selvatica. Con il libro The Sea Around Us (il Mare intorno a noi) del 1951, diventa un personaggio noto. Il libro rimane nella lista dei bestseller del New York Times per 86 settimane e ne viene tratto un documentario che nel 1952 vince un Premio Oscar. Grazie al suo grande successo, nel 1952, Rachel può lasciare il lavoro e dedicarsi interamente alle sue battaglie ecologiste e alla scrittura.

Per infondere una maggiore attenzione e sensibilità verso il mondo che ci circonda, nel 1956 scrive un lungo articolo intitolato “Aiuta il tuo bambino a meravigliarsi” (pubblicato postumo con il titolo The Sense of Wonder – Il Senso della Meraviglia). Preoccupata e indignata, infatti, per il massiccio e sempre più crescente uso di pesticidi chimici dopo la Seconda Guerra Mondiale, cerca di sensibilizzare la popolazione sugli enormi rischi che sta correndo.

Convinta dei suoi rigorosi studi scientifici e di portare avanti una giusta causa, nel 1962, con il libro Silent Spring (Primavera Silenziosa) denuncia pubblicamente gli effetti devastanti del DDT e di altre sostanza chimiche sull’ecosistema e sull’uomo. Fu un vero terremoto politico e mediatico. “La Carson venne assalita violentemente da minacce di cause e derisione “ scrive nel 1999 la rivista Time “inclusa l’insinuazione che questa scienziata così meticolosa fosse una “donna isterica” non qualificata a scrivere un libro di tale portata. Un imponente contrattacco venne organizzato e guidato da Monsanto, Velsicol e American Cyanamid – come da tutta l’industria chimica – puntualmente supportata dal Dipartimento dell’Agricoltura degli Stati Uniti come pure dai più cauti nel mondo dei mass media”[1].  Grazie al suo enorme coraggio, le cose iniziano a cambiare. L’opinione pubblica inizia a fare pressione sulla politica, il movimento ambientalista prende forza e viene istituita l’Agenzia per la protezione ambientale degli Stati Uniti dove, nel 1972, viene proibito l’uso nei campi e nelle case del DDT. Ad oggi, nell’Unione europea, il DDT è etichettato con la frase di rischio R40: “Possibilità di effetti cancerogeni”. E tutto questo lo dobbiamo a scienziati coscienziosi come lei e a tutte le mamme come Maria, che hanno avuto la sensibilità e la pazienza di infondere nei loro figli l’amore per la “madre di tutte le madri”. Rachel non visse abbastanza a lungo però per vedere la messa al bando del DDT nel suo Paese. Morì di tumore il 14 aprile del 1964 a soli 56 anni.

PS: nel 1978 viene proibito l’uso del DDT anche in Italia. Viene tuttavia prodotto nel nostro Paese fino al 1997 a Pieve Vergonte (VB) perché… il suo utilizzo non è mai stato vietato in molti Paesi dell’Africa, Asia, Sud America, etc.

PPS: nel 1980 vengono raccolti campioni di sangue e di tessuto tra la popolazione statunitense. Vengono trovati ancora livelli misurabili di DDT.

PPPS: nel 2006, l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) dichiara che il DDT, se usato correttamente, non comporterebbe rischi per la salute umana e che l’insetticida dovrebbe comparire accanto alle zanzariere e ai medicinali come strumento di lotta alla malaria.

PPPPS: nel 2015, l’Università di Wagening (Paesi Bassi) pubblica uno studio dopo aver analizzato campioni di suolo superficiale da 11 Paesi dell’Unione Europea dove emerge che l’83% dei campioni contiene residui di pesticidi (76 diversi tipi di composti). Il Glifosato, il DDT (vietato dagli anni ’70) e i fungicidi sono stati i principali composti rilevati.[2]

Questa è un’era di specialisti, ognuno dei quali vede solo il proprio problema ed è inconsapevole o intollerante dell’ambiente in cui si trova

Rachel Carson (1907-1964)

[1] Time, 29 marzo 1999

[2] Vera Silva, Hans G.J. Mol, Paul Zomer, Marc Tienstra, Coen J. Ritsema, Violette Geissen. Pesticide residues in European agricultural soils – A hidden reality unfolded. Science of The Total Environment, 2019; 653: 1532 DOI: 10.1016/j.scitotenv.2018.10.441

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