Costume e Società

Allergie in aumento

In primavera e con la bella stagione aumentano le allergie ma, da molti anni, le forme allergiche sono aumentate nelle popolazione anche durante tutto l’anno perché in gran parte non dipendono dalle fioriture che, con il cambiamento climatico, sono precoci e prolungate nel tempo.

L’inquinamento, con le sue diverse forme e cause, è il maggiore responsabile di quelle malattie respiratorie, prima allergiche e poi croniche, che colpiscono non solo gli adulti ma sempre più i bambini.

Le forme allergiche derivano anche dagli alimenti sia per loro componenti, additivi, conservanti, che per le sostanze utilizzate in certe produzioni agricole o negli imballaggi.

Altre forme allergiche si scatenano da contatto e sono di diverso tipo le sempre più frequenti dermatiti atopiche, anche per loro vi è un microbiota cutaneo alterato.

Ormai circa il 25% della popolazione soffre di forme allergiche e il problema è maggiormente sentito nelle città dove da un lato l’inquinamento esterno e dall’altra la sterilizzazione delle abitazioni rendono le persone più esposte e meno immunizzate come invece sono coloro che vivono in campagna o che hanno, fin da piccoli, avuto contatto, convissuto con animali domestici.

È vero che vi è una predisposizione ereditaria ad essere allergici ma è altrettanto vero che oggi si diventa sempre più allergici in età adulta, o addirittura da anziani, a causa di quanto ci circonda, respiriamo, mangiamo, tocchiamo.

La ricerca scientifica ha sicuramente fatto passi avanti sia nei test, per individuare di che tipo di allergia si soffre, sia per trovare rimedi e cure ma le stime parlano, entro il 2050, di un raddoppio della popolazione che soffre di allergie.

Ridurre drasticamente e definitivamente una serie di prodotti pericolosi, dall’agricoltura all’allevamento, dalla lavorazione degli alimenti alla loro conservazione e all’imballaggio, è una necessità che però non sarà sufficiente se l’aria continuerà ad essere pericolosamente inquinata non tanto dai tubi di scappamento della macchine quanto dalle decine di migliaia di bombe, ordigni militari, razzi interplanetari, esperimenti nucleari etc etc che continuano più o meno in tutto il mondo.

Se alla scientifica distruzione dell’ambiente e, di conseguenza, della nostra salute, aggiungiamo la continua, scellerata distruzione di boschi, foreste e habitat naturali, senza mai ripiantare alberi in modo organico e rispondente alle caratteristiche del luogo, e a consumare suolo, nonostante i tanti allarmi che da anni avvertono si sia vicini ad una situazione di non ritorno, resta purtroppo evidente che le malattie e le allergie continueranno ad aumentare.

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