Costume e Società

In Norvegia palazzi che producono più elettricità di quanta ne consumano

Powerhouse, un consorzio di architetti, ingegneri, ambientalisti e designer di Oslo, ha realizzato in Norvegia un palazzo “a energia positiva”, cioè un edificio che produce più elettricità di quanto ne consumi e può quindi cederla agli edifici circostanti e al fornitore statale.

L’edificio si chiama Brattørkaia: costituito da 8 piani nel centro della cittadina di Trondheim, affacciata su un fiordo dell’Atlantico, produrrà 485mila chilowattora all’anno (il consumo medio di un’abitazione, in Norvegia, è di 20mila). Sebbene non rappresenti un unicum nel suo genere – lo studio Snohetta ha realizzato diverse case private, una scuola Montessori, un paio di uffici, e anche un college universitario in Canada, una palazzina nell’ateneo di Harvard, in Massachusetts, l’archivio municipale di San Diego, edifici industriali in Europa sono stati realizzati per produrre più energia di quanta ne usino – Brattørkaia ha rappresentato una sfida tecnologica ed ambientale di assoluto rilievo: in un Paese in cui i raggi solari scarseggiano nei mesi invernali e le temperature rigide aumentano la necessità di riscaldamento, non era scontato riuscire nell’opera di produrre energia in eccesso. Powerhouse Brattørkaia fa tesoro di soluzioni che lo studio Snohetta ha adottato in edifici minori: il tetto di pannelli solari con un certo grado di pendenza per massimizzare la raccolta dei raggi, un atrio cilindrico per raccogliere luce naturale fino all’ultima goccia, la facciata curva per catturare i venti del Nord e trasformarli in aerazione interna. Solo per fare qualche esempio. Strumenti che Powerhouse sta utilizzando anche per un altro grande progetto in corso: lo Svart Hotel, albergo “a energia positiva” dalla forma di anello in costruzione sull’acqua di un fiordo oltre il Circolo polare artico.

Secondo la Commissione Europea, gli edifici urbani pesano per il 40% del consumo energetico e per il 36% delle emissioni di gas serra dell’Ue. Più di un terzo del totale. Sulla scia del consorzio Powerhouse, in Norvegia altri due studi d’architettura, Haptic Architects e Nordic, hanno annunciato il progetto di una smart city sostenibile vicino all’aeroporto di Oslo.

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