La Milano del futuro sempre più verde e dinamica
Il nuovo piano di governo del territorio fotografa una città che sta crescendo ma ha ancora molta strada da fare
La città di Milano è indubbio che stia subendo forti cambiamenti negli ultimi anni. Da capitale economica del Paese e snodo mondiale per la moda e il design, si sta velocemente guadagnando nuovi spazi economici e sociali.
Il nuovo Pgt (piano di governo del territorio) della città mostra uno sviluppo sempre più verticale e con grandi spazi verdi, una metropoli che dovrà attirare sempre più capitali privati esteri per reggere la competizione con le altre grandi capitali d’Europa e del mondo. La crescita di Milano è senza dubbio spinta dall’aumento della popolazione avvenuta in questi anni: basti pensare che si potrebbe arrivare a circa 1,5 milioni di persone nei prossimi dieci anni. Questo aumento riguarda due fasce di età: quella più anziana (dato che si estende a tutta la penisola) e quella dei giovani tra 18-34 anni che entro il 2030 saranno 50mila in più.
A dimostrazione dell’importanza dei giovani per il futuro della città, si stanno sviluppando una serie di progetti per rinnovare il sistema universitario; ad esempio l’area Expo si arricchirà delle nuove facoltà di medicina della Statale, mentre la zona di Città Studi verrà ampliata e rinnovata.
“Tre i grandi temi per il futuro: la crescita per tutte le generazioni, il miglioramento degli 88 quartieri della città, la sostenibilità dell’evoluzione”, ha dichiarato Pierfrancesco Maran, assessore all’urbanistica, al verde e all’agricoltura del Comune di Milano.
A proposito del tema abitazioni, qui si inserisce l’attenzione del Pgt che sostiene come l’affitto delle case andrebbe incrementato rispetto alla vendita, perché i grandi palazzi che si stanno sempre più costruendo nel centro della città sono poco accessibili alla fascia medio-bassa della popolazione. Basti pensare che le case di lusso riguardano solo l’8% del totale delle compravendite a Milano, il 3% su scala nazionale.
“Le case da 10mila euro al mq – dice Maran – sono per pochi, bisogna pertanto incentivare le locazioni, anche nell’housing sociale e così sarà nel progetto ex Scali”. Maran crede che il mercato immobiliare stia crescendo in città in maniera organica e l’intento del Pgt è agevolare tale crescita e non frenarla. Senza preclusioni quindi per una realtà che vuole salire in altezza, con grattacieli moderni e iconici. “Crescere in altezza significa poter realizzare i nuovi venti parchi da almeno 10mila metri quadri ciascuno”, ha ribadito Maran.
Nell’area di Melchiorre Gioia, non lontano da Porta Nuova e Garibaldi, si potrebbe avviare la prima fase della riapertura dei Navigli. Un percorso che potrebbe collegare la Martesana con piazza Gae Aulenti. Un percorso naturale in città, che poterebbe fino alla biblioteca degli alberi.
La scarsità di edifici moderni è il tema centrale oggi in un mercato immobiliare che vede molta liquidità in arrivo dall’estero. “Ci piacerebbe che gli investitori ci seguissero anche fuori dal centro per investire nei complessi produttivi dismessi – spiega l’assessore. Per questo abbasseremo gli oneri per riqualificare e se il proprietario decidesse di demolire una struttura manterremo la volumetria”.
Ruolo sempre più importante sarà quello delle periferie, dove ci saranno riqualificazioni di aree cruciali con il piano da 350 milioni di euro di investimento da parte del Comune, cifra che deve però aumentare grazie anche degli investimenti privati. “Vogliamo agire sulle piazze lungo il tragitto della linea 90-91, come piazzale Loreto, Maciachini, Lotto, Romolo, Corvetto, e sugli hub capolinea della metro. Vogliamo dirottare qui volumetrie direzionali importanti e pertanto abbiamo pensato a incentivi per gli investitori”.
Un altro dei temi sul tavolo è la riqualificazione degli ex Scali ferroviari: “Per lo Scalo Farini ci sarà una gara a luglio per il masterplan tra studi di architettura in modo da dividere l’area in lotti da assegnare con diversi bandi. Qui il 65% dell’area sarà parco, nel frattempo vi si trasferirà l’Accademia di Brera. Intorno pensiamo a edifici coerenti con Porta Nuova”.
Tra i progetti più attesi quello dell’Arena a Santa Giulia. “Il progetto ci piace e ne stiamo analizzando la variante – conclude Maran. L’intervento è importante, un’arena da 15-18mila posti, che sia compatibile anche con il tema olimpico”.