Il Cavaliere se ne è andato.
Lancia in resta ovviamente
Suppongo convinto di avere altro tempo e che, per lui, non fosse ancora arrivato il momento di deporre le armi.
Spero non abbia sofferto e, sopratutto, provato la cocente delusione di constatare che non era immortale e che, anche per lui, così geniale,capace e fortunato, le regole, almeno queste, non si potevano cambiare.
Vi immaginate il professor Zangrillo, trasformatosi nel grillo di collodiana memoria, nel momento triste e tragico dell’ultima inappellabile diagnosi?
Ora resta poco tempo prima che il corteo cortigiano si ponga rumorosamente in marcia.
Si prepara, nel suono assordante dei tromboni, la spartizione delle spoglie politiche.
Quanto a lui, distante e sereno, sordo alle prefiche dolenti, me lo vedo attento ad organizzare la sua nuova vita ultraterrena.
Penso che inizierà nuovamente cantando, chissà, forse, ”O mia bela Madunina”
Si farà certamente notare e spero che il suo insaziabile desiderio di essere amato venga sinceramente e gratuitamente appagato.