Un libro per raccontare il metodo Di Bella a chi non è medico
Come per ogni scienza, anche per la medicina la validità di una terapia si fonda sull’indicazione del metodo seguito per approdare a un certo risultato terapeutico e sulla replicabilità di tale metodo. La valenza di qualsiasi scienziato, quindi anche di un medico, riposa d’altronde sul numero di pubblicazioni su riviste specializzate (a seconda della branca della scienza di cui si occupa l’autore della pubblicazione) che consentano la cosiddetta revisione peer-to-peer, consentano cioè ad altri specialisti dello stesso settore di apprendere metodi e risultati conseguiti da colleghi, così da poterli confutare, convalidarli o migliorarli. Il progresso scientifico, del resto, è empirico: procede per tentativi, cioè sperimentazioni, che devono essere documentati.
Il volume La scelta antitumore che Uno Edizioni dà alle stampe si rivolge ad un pubblico generalista sperando che anche gli specialisti ne possano trarre interessanti spunti.
Il libro consente ai lettori di farsi un’idea più approfondita sul metodo Di Bella, il metodo creato dallo scomparso Prof. Luigi Di Bella, ed è scritto dal Prof. Giuseppe Di Bella, figlio e prosecutore della cura per contrastare il tumore.
Prima ancora di illustrare in cosa consista il metodo Di Bella, nel volume si illustra prima quali siano gli agenti e le circostanze che favoriscono lo sviluppo di un tumore e quali siano lo stile di vita e i fattori utili per la prevenzione e poi passa in rassegna gli agenti farmacologici impiegati nel contrasto della malattia, le loro caratteristiche ed efficacia e le loro possibili combinazioni, per arrivare infine a spiegare la metodologia del professore italiano Luigi Di Bella che, nella sua lunga carriera, fu anche ascoltato al Parlamento europeo.
La scienza è anzitutto confronto per consentire di valutare esperimenti condotti da medici e scienziati, tenendo conto anche dei risultati sui pazienti. Il libro offre un elemento di dibattito e di documentazione (ché non si tratta di un corso per studenti di medicina) che consenta ad un pubblico non specializzato di farsi un’idea un minimo documentata di cosa sia il cancro.