Europa

Bruxelles prolunga la liquidazione ordinata delle piccole banche italiane

La Commissione Ue ha approvato il prolungamento del regime italiano per la liquidazione ordinata delle piccole banche fino al 20 novembre. Lo ha indicato Bruxelles in una nota. Si tratta degli istituti diversi dalle cooperative con asset totali inferiori a 5 miliardi. Lo schema era stato approvato a novembre 2020 per un anno. Bruxelles indica che non è mai stato usato e che facilita il lavoro quando le autorità nazionali competenti giudicano in dissesto una banca ammissibile al regime, hanno concluso che la risoluzione della banca non è nell’interesse pubblico e, di conseguenza, pongono la banca in liquidazione coatta amministrativa. Il regime consente allo Stato italiano di sostenere la vendita di attività e passività di una banca fallita ad un’altra banca.

Secondo il regime prolungato, l’acquirente sarà selezionato sulla base di una procedura di gara competitiva e dovrebbe integrare in modo fattibile le attività acquisite entro un anno. Gli azionisti e i creditori subordinati delle banche fallite dovranno contribuire a coprire le perdite, contribuendo così a ridurre al minimo la necessità di aiuti. La Commissione ha riscontrato che la misura italiana ‘è in linea con le condizioni stabilite nella comunicazione bancaria del 2013 per i regimi di liquidazione ordinata delle piccole banche, ad eccezione della soglia di bilancio di 3 miliardi di euro’. In questo senso, lo schema italiano continuerà ad essere disponibile per le piccole banche (diverse dalle cooperative) con un totale attivo inferiore a 5 miliardi di euro. A tale riguardo, date le circostanze eccezionali in corso legate all’epidemia di coronavirus e le salvaguardie contro indebite distorsioni della concorrenza che l’Italia ha incluso nel regime, la Commissione continuerà ad accettare la soglia più elevata di 5 miliardi. Tale soglia è temporaneamente applicata anche in schemi simili con tutele simili a quelle attuate dall’Italia (il regime polacco di risoluzione per le banche cooperative e le piccole banche commerciali).

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