Da una relazione della Commissione e dell’OCSE emerge la necessità di promuovere ulteriormente l’invecchiamento in buona salute e di contrastare la carenza di personale sanitario
La Commissione e l’Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economici (OCSE) hanno pubblicato l’edizione 2024 della serie di relazioni “Uno sguardo alla sanità: Europa”. Questa edizione evidenzia l’importanza della promozione della salute lungo tutto l’arco della vita e della prevenzione delle malattie per un invecchiamento in buona salute e sottolinea l’urgenza di affrontare la carenza di personale sanitario in tutta Europa.
Dalla relazione emerge che – sebbene dopo la pandemia in Europa l’aspettativa di vita sia tornata a salire, raggiungendo una media di 81,5 anni – , persiste un divario di 8 anni tra i paesi con l’aspettativa di vita più alta e i paesi con quella più bassa. La relazione rileva anche le differenze di genere per quanto riguarda gli anni di vita trascorsi in buona salute: infatti, sebbene nell’UE le donne vivano in media più a lungo degli uomini, rispetto a questi ultimi trascorrono in media 5 anni in più in condizioni di salute insoddisfacenti.
Viene sottolineata inoltre l’urgenza di intervenire per far fronte alla carenza di personale sanitario, stimata a 1,2 milioni tra personale medico, infermieristico e ostetrico nel 2022. Un terzo del personale medico e un quarto del personale infermieristico ha un’età superiore ai 55 anni: considerati i pensionamenti previsti nei prossimi anni è dunque necessaria un’azione decisiva per sostenere l’apporto garantito alla società dal personale sanitario europeo. Sono necessarie azioni su diversi livelli, tra cui maggiori investimenti, condizioni di lavoro migliori e maggiori opportunità di formazione.