Europa

Gli europei sono preoccupati per la qualità dell’aria e chiedono interventi più incisivi

Secondo un sondaggio speciale Eurobarometro gli europei sono preoccupati per l’impatto dell’inquinamento atmosferico sulla salute e l’ambiente. Dal sondaggio effettuato tra il 21 marzo e il 20 aprile 2022 in cui sono state intervistate circa 26.509 persone emerge che sono in molti a ritenere che industria, autorità pubbliche e datori di lavoro debbano fare di più per migliorare la qualità dell’aria. Gli intervistati sono nettamente favorevoli a un approccio internazionale o europeo per migliorare la qualità dell’aria e l’ampia maggioranza di quanti hanno sentito parlare delle norme UE in materia afferma che dovrebbero essere rafforzate.

Gli europei in gran parte ritengono che le malattie respiratorie (89%), l’asma (88%) e le malattie cardiovascolari, che causano gravi problemi nei loro paesi, siano dovute all’inquinamento atmosferico. Sono altresì preoccupati per i problemi ambientali causati nei corpi idrici dall’inquinamento atmosferico, come l’acidificazione e l’eutrofizzazione (83% per entrambe).

Quasi la metà degli intervistati ritiene che la qualità dell’aria sia peggiorata negli ultimi dieci anni (47%); il dato indica tuttavia un calo di 11 punti percentuali rispetto al 2019.

L’Eurobarometro rivela che i cittadini non dispongono di informazioni sui problemi di qualità dell’aria nel loro paese: la maggior parte non è sufficientemente informata in merito alle norme vigenti nell’UE, solo una minoranza degli intervistati (27%) ne ha sentito parlare. Nondimeno, tra gli intervistati che conoscono le norme dell’UE sulla qualità dell’aria, un’ampia maggioranza (67%) afferma che andrebbero rafforzate.

Un’ampia maggioranza ritiene che l’inquinamento atmosferico vada affrontato a livello internazionale (65%), poi a livello europeo e nazionale (entrambi 42%) e, infine, a livello regionale o locale (32%). Una percentuale significativa degli intervistati ritiene che gli interventi debbano essere svolti simultaneamente a tutti i livelli (19%).

La maggioranza degli europei ritiene che i grandi impianti industriali, i produttori di energia da combustibili fossili, le autorità pubbliche e i datori di lavoro non facciano abbastanza per promuovere la qualità dell’aria.

La maggioranza ritiene inoltre che le famiglie stiano facendo abbastanza. È probabile che gli intervistati abbiano adottato misure per ridurre essi stessi le emissioni come muoversi con i trasporti pubblici, in bicicletta o a piedi.

La Commissione proporrà a breve una revisione delle norme attuali dell’UE in materia di qualità dell’aria per allinearle maggiormente alle più recenti raccomandazioni dell’Organizzazione mondiale della sanità (OMS) e rafforzerà le disposizioni per aiutare le autorità locali a ottenere un’aria più pulita.

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