Il Parlamento europeo sollecita l’ammissione di Bulgaria e Romania nell’area Schengen
La Bulgaria e la Romania devono entrare a far parte dell’area Schengen “il prima possibile” e “in modo pieno”, con una decisione univoca che riguardi tutte le frontiere, terrestri, aeree e marittime. E’ quanto chiede il Parlamento europeo in una risoluzione approvata alla plenaria di Strasburgo a larga maggioranza (514 voti a favore, 107 contrari e 38 astenuti), esortando gli stati Ue a rompere gli indugi. Sofia e Bucarest “soddisfano tutti i requisiti tecnici necessari” all’ingresso in Schengen “già dal 2011, ma il loro ingresso è bloccato dal Consiglio europeo per ragioni politiche”, scrivono gli eurodeputati, rammaricandosi che “a distanza di sette anni, il Consiglio non abbia adottato una decisione sulla piena applicazione dell’ ‘acquis’ di Schengen” nei due Paesi “nonostante i ripetuti inviti da parte della Commissione e del Parlamento Ue”.
La plenaria chiede inoltre un accesso “pieno” dei due Paesi, ritenendo inadeguata la proposta di suddividere l’abolizione dei controlli alle frontiere interne in due atti giuridici, con scadenze diverse per le frontiere terrestri, marittime e aeree. “Abbiamo categoricamente respinto l’adesione parziale” perché “non solo manca di giustificazioni giuridicamente valide, ma comporta anche una serie di aspetti negativi economici, sociali e politici per l’intera Ue”, ha spiegato l’eurodeputato Sergei Stanishev (S&D), autore del rapporto.