Europa

Il settore manifatturiero nella Ue migliora ma resta in contrazione

Migliora il Pmi manifatturiero dell’eurozona, passando dai 47.1 punti della rilevazione di novembre ai 47,8 di dicembre, ma l’economia europea resta comunque in contrazione, con il dato che per il sesto mese consecutivo si mantiene ancora sotto la soglia dei 50 punti, che indica una fase di crescita.

La rilevazione segna piuttosto una diminuzione dell’intensità della contrazione del settore manifatturiero, con l’attenuazione delle pressioni inflazionistiche e le condizioni più stabili della catena di fornitura che hanno dato tregua ai produttori di beni. Rimane però evidente la debolezza della domanda dei clienti sotto forma di calo di nuovi ordini ricevuti. Le aziende hanno trasferito la maggiore capacità produttiva nella riduzione del lavoro inevaso.

A dicembre scorso, malgrado il crollo del volume dell’attività di acquisto e della produzione, sono stati registrati nuovi aumenti delle giacenze dei fattori produttivi e dei prodotti finiti. Continua, inoltre, la crescita occupazionale, con l’ottimismo in salita al livello massimo in sette mesi. Il dato a 47.8 punti rappresenta il valore massimo negli ultimi 3 mesi segnalando una più leggera contrazione. Gli indicatori settoriali hanno però mostrato un continuo peggioramento nei mercati dei beni di consumo. A dicembre la contrazione si è attenuata nella Ue, ad eccezione della Grecia, dove invece è stato osservato un maggiore declino e si materializza lo spettro di una possibile recessione. Le nuove vendite nella penisola ellenica sono fortemente diminuite, così come la domanda dei clienti stranieri, al contempo sono aumentati i costi per l’energia.

In Italia l’indice Pmi segna 48,5 punti, in aumento di 0,1 sulla precedente rilevazione, ma prosegue la forte contrazione del volume degli ordini. Una nota positiva è il rafforzamento della fiducia delle imprese, che ha raggiunto il massimo in 7 mesi, con un ottimismo legato alle speranze di una ripresa della domanda e di nuovi investimenti.

Anche in Francia si registra una lieve ripresa della fiducia delle imprese, ai massimi su 4 mesi. I livelli di occupazione nel settore manifatturiero francese sono diminuiti la prima volta da gennaio 2021, mentre l’inflazione dei prezzi alla produzione è leggermente accelerata. Mentre in Germania il miglioramento delle condizioni dell’offerta ha contribuito ad un marcato raffreddamento delle pressioni sui prezzi in tutta la produzione di merci settore. Nel frattempo le aspettative delle imprese sono migliorate.

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