Europa

Le indagini dell’OLAF rivelano frodi e irregolarità per oltre 600 milioni di euro

Nel 2022 l’Ufficio europeo per la lotta antifrode (OLAF) ha protetto oltre 600 milioni di euro che appartengono ai contribuenti europei, raccomandando il recupero di più di 426 milioni da frodi e irregolarità e salvaguardando ulteriori 200 milioni. L’OLAF ha inoltre fermato una serie di meccanismi di contrabbando, contraffazione e frode doganale, ha contribuito a mettere in atto le misure di difesa commerciale dell’UE ed ha continuato a elaborare e adattare politiche di prevenzione e contrasto delle frodi. Come ogni anno, l’OLAF ha indagato su sospetti inadempimenti degli obblighi professionali da parte del personale e dei membri delle istituzioni europee. In totale, l’OLAF ha concluso oltre 250 casi lo scorso anno.

La relazione 2022 dell’OLAF, da poco pubblicata, illustra le principali tendenze e operazioni dell’anno scorso: dalla lotta contro la contraffazione e il contrabbando alla tutela dei fondi europei, compreso il dispositivo per la ripresa e la resilienza, fino ai meccanismi di prevenzione delle frodi per proteggere l’assistenza finanziaria dell’UE all’Ucraina. Per la prima volta la relazione viene presentata in un formato virtuale interattivo.

Nel 2022 l’’OLAF ha concluso 256 indagini, emettendo 275 raccomandazioni alle autorità competenti nazionali ed europee; ha raccomandato il recupero di 426,8 milioni di euro a favore del bilancio dell’UE e ha evitato la spesa indebita di 197,9 milioni di euro; ha avviato 192 nuove indagini a seguito di 1017 analisi preliminari effettuate dai suoi esperti, ha segnalato alla Procura europea (EPPO) 71 casi di possibili reati, di cui 16 per conto della Commissione europea.

Come negli anni scorsi, le indagini dell’OLAF sulla spesa dei fondi europei hanno riguardato accuse di collusione, manipolazione delle procedure di appalto, conflitti d’interesse e fatture gonfiate. Un lieve aumento delle frodi commesse in ambito digitale ha confermato la tendenza in questo senso osservata dall’OLAF negli ultimi anni. Nel 2022 l’OLAF ha istituito un gruppo di esperti che si concentra sugli strumenti informatici antifrode per il dispositivo dell’UE per la ripresa e la resilienza, e ha iniziato a indagare su casi di possibili abusi dei finanziamenti del dispositivo.

La lotta alla contraffazione e al contrabbando continua a essere un aspetto centrale delle operazioni dell’OLAF. Nel 2022 l’OLAF ha co-organizzato o sostenuto diverse operazioni doganali internazionali e altre attività operative che hanno contribuito al sequestro di milioni di articoli contraffatti e pericolosi prima che potessero raggiungere i consumatori. Tra gli esempi: medicinali falsi, giocattoli contraffatti e potenzialmente pericolosi, 531 milioni di sigarette e 14,7 milioni di litri di vino, birra e alcolici illeciti.

Il 2022 è stato segnato dall’invasione russa dell’Ucraina. L’OLAF collabora da lungo tempo con le autorità ucraine sia sul fronte della spesa del bilancio dell’UE (protezione dei fondi europei) che su quello delle entrate (cooperazione doganale). Dall’inizio della guerra l’OLAF offre assistenza alle agenzie antifrode ucraine al fine di contribuire a rafforzare e migliorare le strutture del paese per combattere le frodi e la corruzione e di proteggere i finanziamenti attuali e futuri dell’UE. L’OLAF ha inoltre svolto un importante ruolo nel contrastare l’elusione delle sanzioni imposte dall’UE alla Russia e alla Bielorussia a seguito dell’invasione dell’Ucraina, come spiega la relazione 2022.

Anche un solo caso di comportamento irregolare o fraudolento da parte del personale o dei membri delle istituzioni europee sarebbe già un caso di troppo. I cittadini europei si aspettano a pieno diritto i più elevati standard di condotta da parte delle istituzioni, dei loro membri e del loro personale. Lo scorso anno l’OLAF ha chiuso 38 indagini su comportamenti fraudolenti o irregolari da parte di personale o membri delle istituzioni dell’UE. Questi casi assicurano che il denaro dei contribuenti europei venga speso correttamente e, garantendo i più elevati standard di condotta, contribuiscono a difendere la reputazione dell’UE nel suo insieme.

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