L’Italia salva Maduro dalla condanna della Ue
L’Italia è stato l’unico dei 28 Paesi della Ue a bloccare una proposta di compromesso sul Venezuela, avanzata dalla ministra degli Esteri svedese Margot Wallstrom, con cui si accettava il ruolo di Juan Guaidò come presidente ad interim fino a nuove elezioni. La discussione è avvenuta alla riunione dei capi delle diplomazie Ue a Bucarest. La notizia è stata diffusa dall’agenzia spagnola Europapress e confermata all’ANSA da fonti diplomatiche europee. Non si sarebbe trattato di un riconoscimento formale di Guaidò, ma implicito. Nella proposta si usava una formula in cui si esprimeva sostegno e riconoscimento a Guaidò nel suo ruolo istituzionale, per portare avanti la preparazione di elezioni libere e democratiche. Anche la Grecia che sabato scorso si era fermamente espressa contro il riconoscimento di Guaidò avrebbe accettato la proposta avanzata da Wallstrom. L’Alto rappresentante dell’Ue Federica Mogherini ha cercato di creare consenso sul documento, ma in mancanza di unanimità ha poi lasciato ai singoli Stati la decisione sul riconoscimento, concentrandosi sull’avvio di un gruppo di contatto.
Una nota di Palazzo Chigi ha rivendicato al governo Lega-M5s di non aver «mai» riconosciuto le elezioni presidenziali dello scorso maggio (da cui Maduro è uscito vittorioso) e ha sottolineato «la necessità di indire quanto prima nuove elezioni presidenziali». Secondo il premier Giuseppe Conte «l’Italia, in qualità di membro del Gruppo di contatto istituito in occasione della riunione dei ministri degli Esteri dell’Unione europea a Bucarest, è a favore di ogni iniziativa diplomatica che favorisca un sollecito, trasparente e pacifico percorso democratico ed eviti lo stallo nel Paese nel primario interesse di tutto il popolo venezuelano e della numerosa comunità italiana che vi risiede».