L’Unione Europea ormai è una zona franca
Riceviamo e pubblichiamo un articolo del Prof. Francesco Pontelli, economista
Risulta sempre più imbarazzante la perdita di di sovranità dell’Unione Europea, e dei Paesi che la compongono, nei confronti delle due macroaree politiche ed economiche rappresentate dagli Stati Uniti e dalla Cina.
I vertici dell’Unione Europea, attraverso l’adozione di un’ideologia integralista ambientalista, stanno annullando i primati tecnologici europei favorendo in modo suicida quanto invece viene esportato dal sistema industriale cinese per esempio nel settore automotive.
Attraverso questa operazione l’intero sistema europeo economico, industriale, politico e sociale si trova a passare da una dipendenza nei confronti dei paesi arabi esportatori di petrolio, il cui unico obiettivo è rappresentato dalla ricerca di sempre maggiori risorse finanziarie ad una forma molto più invasiva e complessa di legame nei confronti della Cina e del suo progetto di ingerenza internazionale.
Le conseguenze di questa miopie strategia si manifestano attraverso una pesante situazione, ancora incompresa a livello europeo, rappresentata dal fatto che la Cina, attraverso questa progressiva dipendenza tecnologica, intende esercitare una propria influenza politica, strategica e militare nei confronti della stessa Europa.
Il non comprendere gli effetti di questa riduzione della sovranità europea può essere espressione solo di una assoluta incompetenza interamente attribuibile agli attuali vertici istituzionale dell’Unione europea. Oppure di un rapporto mercenario espresso attraverso un subdolo traffico d’influenza, molto simile a quanto successo per il Qatar, instaurato tra gli vertici europei. politici ed istituzionali, e le nazioni interessate ad operare nel territorio europeo per il proprio unico interesse.
L’ulteriore prova di questa regressione democratica trova la sua conferma dagli stessi vertici istituzionali del nostro continente i quali non sono neppure in grado di scegliere un esponente europeo da inserire ai vertici dell’Antitrust adottando una rappresentante statunitense.
Così, dopo aver delegato l’intera strategia militare e di politica estera alla Nato, l’Unione Europea diventa ora la vera zona franca, annullando così ogni propria sovranità politica ed economica e, di conseguenza, anche sociale.
Una zona franca dove le superpotenze statunitense e cinese possono esprimere la propria ingerenza neocolonialista potendo contare sulla complicità mercenaria o supinamente ideologica degli attuali vertici istituzionali politici e dirigenziali della stessa Unione Europea.