Europa

Per la Commissione UE il latte è tale solo se deriva dalla mungitura

Finalmente la Commissione europea sancisce che i prodotti nati dalla fermentazione di precisione animal free non sono latte né derivati dal latte.

Il latte, come specifica chiaramente il regolamento UE n.1308 del 2013, è alimento prodotto esclusivamente dalla secrezione mammaria normale, ottenuto mediante mungitura e senza aggiunte o sottrazioni. Perciò definitivamente non possono essere venduti come latte o derivati  dal latte prodotti che non derivano dalla mungitura di un animale da latte.

Il chiarimento era ed è importante sia dal punto di vista della salute, della corretta informazione del consumatore e delle attività economiche collegate alla catena della produzione e trasformazione del latte.

La definitiva precisazione era particolarmente urgente ed importante per l’espandersi di prodotti alimentari che si fregiano di denominazioni non corrispondenti al vero. In Danimarca, ad esempio, vi è la più grande struttura al mondo per la produzione di “latte” derivato dalla fermentazione di precisione che utilizza lieviti per ottenere proteine del latte senza ricorrere agli animali. L’amministratore dell’azienda sostiene che stanno producendo prodotti caseari identici a quelli ottenuti con il latte vaccino, sia per gusto che consistenza e morbidezza, e che pertanto intendono aumentare enormemente la loro capacità di produzione.

La Commissione europea, tramite il commissario all’Agricoltura Wpjciechwski è stata molto chiara specificando che la Commissione non è contraria allo sviluppo di nuove tecnologie per la produzione di alimenti purché i prodotti siano conformi alle norme per la sicurezza alimentare e la commercializzazione sia corretta ed è perciò  evidente che ogni prodotto animal free non può essere commercializzato con denominazioni che lo confondano con prodotti di latte vaccino.

Il desiderio di alcuni consumatori di non nutrirsi con prodotti di origine animale e il legittimo desiderio ed interesse economico di una certa catena industriale di occuparsi della conseguente produzione di questi alimenti non può però consentire una truffa alimentare, truffa evidente se si producono e commercializzano prodotti alternativi al latte ma che col latte non hanno nulla da spartire. La dichiarazione della Commissione fa una volta per tutte chiarezza sull’argomento.

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