Europa

Scorte europee di gas già ok da agosto

Le riserve di gas dell’Unione europea sono arrivate ad essere piene al 90%, due mesi e mezzo prima della scadenza prevista il primo novembre. Lo ha riferito la Commissione europea, specificando che tali dati mostrano come il blocco comunitario sia “ben preparato” in vista della stagione invernale. A seguito dell’invasione russa dell’Ucraina e della drastica riduzione delle forniture russe, i Paesi membri dell’Ue hanno adottato a giugno del 2022 un quadro legislativo che obbliga a raggiungere collettivamente un tasso di riempimento dei loro depositi di gas del 90% il primo novembre di ogni anno. Secondo i dati aggregati di Gas Infrastructure Europe (Gie), un’associazione che riunisce gli operatori europei delle infrastrutture del gas, oggi in media gli impianti di stoccaggio europei erano pieni al 90,12%, circa 93 miliardi di metri cubi in totale.

I livelli variano a seconda del Paese, dal 77% in Lettonia a oltre il 99% in Spagna, con la Francia che mostra un tasso dell’84% mentre l’Italia si attesta sopra la media: il 13 agosto è stata superata la quota 90%, mentre secondo l’ultimo rilevamento il riempimento degli stoccaggi di gas nazionali è salito ora al 90,62%.

“L’Ue è ben preparata per l’inverno, questo contribuirà a stabilizzare ulteriormente i mercati (dell’energia) nei prossimi mesi”, ha affermato la Commissario europea per l’Energia Kadri Simson commentando gli ultimi dati. “La Commissione continuerà a monitorare la situazione per garantire che i livelli di stoccaggio rimangano sufficientemente alti con l’avvicinarsi dell’inverno”, ha affermato Simson.

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