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Consegnate al Congo le prime 200mila dosi di vaccini per il vaiolo delle scimmie

Le prime 200 mila dosi di vaccini contro il Mpox, precedentemente noto come vaiolo delle scimmie, sono state consegnate a partire dal giovedì 5 settembre 2024, alla Repubblica democratica del Congo (Rdc). Lo ha annunciato oggi all’emittente “Rfi” il direttore generale dei Centri africani per il controllo e la prevenzione delle malattie (Cdc Africa), Jean Kaseya, secondo cui le dosi, che saranno consegnate in due lotti da 100 mila l’uno, sono state trasportate in aereo a Kinshasa tra giovedì 5 e venerdì 6 settembre e poi distribuite tra la capitale, Goma e Lubumbashi. La distribuzione di un totale di 3,6 milioni di dosi assicurate dall’Africa Cdc è programmata poi nei successivi 15 giorni, in altri Paesi africani colpiti dall’epidemia di Mpox: Gabon, Burundi, Repubblica Centrafricana e Costa d’Avorio. “Siamo molto soddisfatti dell’arrivo di questo primo lotto di vaccini nella Rdc. Si tratta di 99.100 dosi che arriveranno domani giovedì 5 settembre alle 12:10 all’aeroporto di Kinshasa”, ha detto Kaseya. “Ringraziamo l’Unione europea, attraverso l’Autorità europea di risposta alle emergenze sanitarie, per aver risposto immediatamente al nostro appello di solidarietà volto a garantire l’accesso al vaccino contro il morbo nei paesi colpiti dall’Unione africana”, ha aggiunto.

Il continente africano è oggi l’epicentro dell’infezione. Con oltre 15.600 casi segnalati e 537 decessi dall’inizio dell’anno, la Repubblica democratica del Congo (Rdc) è il Paese più colpito dal Mpox in Africa, dove la maggior parte dei decessi sono bambini sotto i 15 anni di età, ma casi – seppur in entità minore – sono stati registrati anche in altri 11 paesi africani (Sudafrica, Kenya, Ruanda, Uganda, Burundi, Repubblica Centrafricana, Repubblica del Congo, Camerun, Nigeria, Costa d’Avorio e Liberia). Un caso della nuova variante Clade 1b è stato segnalato in Svezia, il primo al di fuori del continente. Un bilancio che lo scorso 14 agosto ha spinto l’Organizzazione mondiale della Sanità (Oms) a dichiarare l’Mpox “emergenza di salute pubblica internazionale”. In Africa, la Nigeria è stato il primo Paese a ricevere vaccini per combattere l’epidemia: dagli Stati Uniti sono state donate 10 mila dosi, destinate alle persone più a rischio.

Di fronte alla rapida diffusione del virus Mpox (in precedenza noto come vaiolo delle scimmie) nell’Africa orientale, nel Corno d’Africa e nell’Africa meridionale, l’Organizzazione internazionale per le migrazioni (Iom) ha lanciato un appello a raccogliere 18,5 milioni di dollari per sostenere gli sforzi di prevenzione, controllo e risposta all’infezione, in particolare per le popolazioni migranti e sfollate. Queste, sottolinea in una nota Oim, sono più esposte al contagio a causa delle condizioni di vita precarie e dei numerosi ostacoli all’accesso alle cure. Secondo Unicef, i casi di bambini e persone vulnerabili sono in aumento soprattutto in cinque Paesi dell’Africa orientale e meridionale: Kenya, Uganda, Burundi, Ruanda e Sudafrica. La nuova variante Clade 1b è stata identificata in tutti i Paesi colpiti, tranne il Sudafrica, e desta preoccupazione per il suo potenziale di trasmissione a gruppi di età più ampi, in particolare ai bambini piccoli. Il Burundi sta registrando il maggior numero di infezioni in tutta la regione: al 20 agosto 2024, sono stati rilevati 170 casi confermati di Mpox in 26 dei 49 distretti del Paese, di cui il 45,3 per cento sono donne. I bambini e gli adolescenti di età inferiore ai 20 anni costituiscono quasi il 60 per cento dei casi rilevati, mentre i bambini sotto i 5 anni rappresentano il 21 per cento dei casi.

Fra i Paesi dell’Unione europea che hanno annunciato l’invio di vaccini ci sono la Germania e la Spagna. Da Berlino è arrivata la promessa di 100 mila dosi. Per Steffen Hebestreit, portavoce del cancelliere Olaf Scholz, lo scopo dell’iniziativa è di “sostenere in modo solidale gli sforzi internazionali per contenere l’mpox sul continente africano”. Le dosi saranno disponibili “a breve termine”, ha detto Hebestreit, annunciando anche la creazione di un laboratorio mobile in Congo. Da parte sua, la Spagna donerà 500 mila dosi di vaccino contro l’mpox, come annunciato dal ministero della Salute di Madrid. Il governo spagnolo ha informato la Commissione europea che donerà il 20 per cento del suo stock di vaccini, ossia 100 mila fiale equivalenti a 500 mila dosi, e ha chiesto all’istituzione di estendere agli altri Paesi membri la proposta di donare il 20% del loro stock di vaccini.

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