Ecologia dello smartphone
I circa 7,7 miliardi di telefoni presenti nel mondo pesano per l’1% delle emissioni globali (dati 2021): 580 milioni di tonnellate di CO2e, l’unità di misura che esprime l’impatto sul riscaldamento globale di una certa quantità di gas serra rispetto alla stessa quantità di anidride carbonica.
Secondo un reportage di Panorama l’utilizzo dei telefonini è responsabile del 20% della produzione individuale di gas serra. TikTok è la più energivora delle app, poi ci sono YouTube, Google e i videogiochi: gli streaming di «Despacito» dal web pesano come il consumo elettrico di 5 Paesi africani. Ma tra wi-fi e disattivazioni si può migliorare situazione
Produzione e trasporto qui fanno la parte del leone coprendo il 77% di quel dato mentre il resto è determinato dall’uso che ne facciamo noi utenti. E se il consumo elettrico pesa poco, per circa l’1%, la connessione copre da sola il 22% dell’impronta ecologica di ogni smartphone. L’esperto di impatto ambientale Mike Berners-Lee ha calcolato che usare uno smartphone per un’ora al giorno tutti i giorni pesa per 63 chilogrammi di CO2e l’anno. Aumentando l’uso a 195 minuti al giorno, che è più o meno la media globale, si arriva a 69 chilogrammi di CO2e annui mentre 10 ore al giorno portano il dato a 86 chilogrammi annui.
Secondo le statistiche d’uso, sono i social network a pesare di più. Il 31% della batteria se ne va per navigare tra i profili altrui. A livello di singole app invece è TikTok a consumare di più. Anzi, tra le app più usate in Occidente è la più energivora in assoluto e quella che richiede più dati (e quindi più connettività). Consuma quasi il doppio della seconda classificata, che è Twitter, e delle successive Facebook e Instagram. YouTube, Netflix e Spotify sono “colpevoli” del 15% dell’impronta ecologica del telefono. Le prime due sono più o meno pari, la terza è più parca di circa un terzo. La navigazione online occupa in media l’11% del nostro tempo, pesa per il 14% dell’impronta totale. Non a caso tra le 30 app più usate al mondo, Google Chrome, il re dei browser a livello globale, occupa il quinto posto.