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Epidemia di antrace, l’Uganda blocca la vendita di carne bovina

Le autorità dell’Uganda hanno imposto un divieto sulla vendita di prodotti a base di carne bovina in risposta a una grave epidemia di antrace scoppiata nel distretto di Kyotera, nella regione centrale del Paese. Secondo quanto riferito ai media dall’ufficiale veterinario del distretto di Kyotera, John Mary Lutaaya, restrizioni alla circolazione del bestiame sono state imposte nella zona di Kabira fino a quando l’epidemia non sarà sotto controllo. L’epidemia, confermata dalle autorità sanitarie il 26 novembre, ha provocato la morte di almeno 17 persone e oltre 40 mucche negli ultimi 2 mesi. L’antrace, una malattia rara ma altamente infettiva causata dal batterio Bacillus anthracis, si trova naturalmente nel suolo e colpisce tipicamente sia gli animali selvatici che quelli domestici.

Cinque Paesi dell’Africa orientale e meridionale sono alle prese con epidemie della malattia di antrace, con oltre 1.100 casi sospetti e 20 decessi registrati quest’anno, secondo l’Organizzazione mondiale della sanità (Oms). In Kenya, Malawi, Uganda, Zambia e Zimbabwe sono stati segnalati un totale di 1.166 casi sospetti, mentre 37 casi sono stati confermati da test di laboratorio. I 5 Paesi registrano epidemie stagionali ogni anno, ma lo Zambia sta vivendo il momento peggiore dal 2011 e il Malawi ha segnalato il suo primo caso umano quest’anno. L’antrace di solito colpisce il bestiame come bovini, pecore e capre, nonché gli erbivori selvatici. Gli esseri umani possono essere infettati se entrano in contatto con animali o prodotti animali contaminati. L’antrace non è generalmente considerato contagioso tra gli esseri umani, anche se si sono verificati rari casi di trasmissione da persona a persona, afferma l’Oms.

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