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Gli Usa mandano armi a Taiwan

L’amministrazione del presidente degli Stati Uniti Joe Biden ha approvato per la prima volta la fornitura di armi a Taiwan nell’ambito di un programma federale di assistenza militare diretta per Paesi stranieri. Il dipartimento di Stato ha informato il Congresso federale dell’approvazione di un pacchetto di aiuti militari a Taiwan del valore di 80 milioni di dollari: un importo relativamente contenuto, ma che rende Taiwan beneficiaria per la prima volta in assoluto del programma federale “Foreign Military Financing”, concepito per contribuire alle capacità di difesa di Paesi alleati e amici degli Stati Uniti. Tramite il ricorso al programma, la Casa Bianca finanzierà il pacchetto di aiuti militari attingendo ad un bilancio suppletivo già approvato per l’assistenza militare all’Ucraina. Prima d’ora i governi statunitensi non avevano mai concesso armi a Taiwan tramite programmi di assistenza diretta, una misura che rischia di essere interpretata dalla Cina come un riconoscimento indiretto della statualità dell’isola. Il dipartimento di Stato ha insistito ieri che il ricorso al programma di finanziamento non implica un riconoscimento della sovranità di Taiwan.

Soltanto il 26 agosto Washington ha approvato la vendita a Taiwan di sistemi d’arma per un importo complessivo pari a 500 milioni di dollari, segnalando un ulteriore rafforzamento del sostegno militare all’isola nonostante le obiezioni della Cina. Secondo il dipartimento della Difesa Usa, le vendite includeranno sistemi di puntamento a infrarossi e altri sistemi per cacciabombardieri F-16. La decisione coincide con l’annuncio da parte di Taiwan di una spesa aggiuntiva pari a 2,97 miliardi di dollari per l’acquisto di armamenti il prossimo anno. Circa la metà dei fondi aggiuntivi verrà destinata all’acquisto di aerei da combattimento, e i fondi rimanenti andranno principalmente ai sistemi navali.

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