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Il 90% degli italiani e la maggioranza degli europei è contraria all’uccisione dei lupi

La maggioranza dei cittadini europei è contraria all’uccisione dei lupi. Lo rileva un sondaggio d’opinione condotto da Savanta ComRes, per Eurogroup for Animals, in sei Stati membri dell’Ue (Francia, Germania, Italia, Spagna, Polonia e Finlandia). L’indagine, che mirava a comprendere meglio la percezione e gli atteggiamenti dell’opinione pubblica nei confronti della protezione dei lupi in tutta Europa, ha coinvolto 6.137 cittadini dell’Unione europea che hanno mostrato un elevato sostegno alla protezione dei lupi, in particolare in Polonia, Spagna e Italia, e un grande livello di consapevolezza dell’importanza della presenza dei lupi negli ecosistemi dei rispettivi Paesi.

Sensibilità diffusa anche in Italia: il 90% degli italiani intervistati concorda sul fatto che il governo e l’Ue dovrebbero finanziare e dotare gli agricoltori degli strumenti per proteggere dai lupi gli animali negli allevamenti, e il 97% ritiene che i lupi abbiano il diritto di vivere nei loro contesti naturali. Il 92% sostiene che gli agricoltori e le persone che vivono nelle zone rurali dovrebbero utilizzare esclusivamente metodi non letali per dissuadere i lupi dall’avvicinarsi. Però, mentre un 40% pensa che i lupi rappresentino un rischio per le persone, solo il 23% afferma di sapere come comportarsi se dovesse incontrare un lupo, dimostrando che occorre fare molto di più in termini di formazione e di educazione nei confronti dei cittadini che oggi si trovano a condividere i territori abitati dai lupi.

“Questa ricerca dimostra chiaramente che i cittadini italiani sostengono con forza la protezione dei lupi e si oppongono alla loro uccisione in qualsiasi circostanza”, afferma Massimo Vitturi, responsabile Lav Area Animali Selvatici. “Ci auguriamo – aggiunge – che il nostro Paese possa diventare un esempio per gli altri Stati dell’Ue, garantendo che gli attuali livelli di protezione del lupo siano mantenuti, mentre continuino ad essere garantiti i finanziamenti per lo sviluppo e la diffusione degli strumenti innovativi di protezione dalle predazioni, così da aumentare la tolleranza e l’accettabilità sociale, come previsto dalla strategia dell’UE per la biodiversità al 2030, pubblicata di recente, che invita gli Stati membri a impegnarsi attivamente con l’obiettivo di non deteriorare la conservazione delle specie protette, come il lupo”.

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