Flash

Il Ministero di Economia e Finanze coordina i sequestri di beni russi in Italia

Sono scattati anche in Italia i primi sequestri agli oligarchi russi che, notoriamente, hanno nel nostro Paese moltissimi interessi ‘mobili ed immobili’. Oltre a eventuali partecipazioni finanziarie sono infatti sotto la luce del sole anche le ‘proprietà’: ville, jet e yacht. In tutto le persone colpite dalle sanzioni europee sono 680 e 26 sono i ‘super ricchi’ russi. Tra questi Alexey Mordashov, che gira in Costa Smeralda con una vera e propria ‘nave’ da 146 metri. Oppure Igor Sechin, alla guida del colosso statale del petrolio Rosneft, che ha però una ‘nave’ più piccola: 88 metri.

Ad occuparsene dovrà essere il comitato al Ministero dell’Economia e delle Finanze che proprio per questo ha riunito il comitato di sicurezza finanziaria. E a strettissimo giro è infatti arrivata la richiesta di Bankitalia a banche e operatori finanziari di comunicare “non appena possibile” le “misure di congelamento di fondi e risorse economiche” dei soggetti russi colpiti dalle sanzioni europee.

Il Csf, fondato nel 2001 e presieduto dal Direttore Generale del Tesoro, è composto da rappresentanti del Mef, dell’Interno, della Giustizia, degli Affari Esteri, della Banca d’Italia, della Consob, dell’Isvap, dell’Unità di informazione finanziaria, della GdF, della Dia, dei Carabinieri e della Direzione nazionale antimafia.

“Il Comitato – spiega il Mef – ha condotto una ricognizione delle misure di congelamento di fondi, risorse economiche mobili e immobili, sinora adottate nei confronti delle persone ed entità russe individuate nelle liste allegate ai suddetti regolamenti, e degli scambi informativi in corso”. Quindi ora: “Il Comitato continuerà a garantire il massimo raccordo delle iniziative e azioni amministrative e investigative necessarie ad assicurare l’efficacia delle sanzioni”. Un’attività comunque non semplice anche perché molti oligarchi russi hanno già attuato contromosse (ad esempio vendendo in anticipo le partecipazioni) ed in alcuni casi possono contare sul doppio passaporto concesso da Malta o Cipro negli anni scorsi per attrarre capitali.

Ma le ‘contromosse’ italiane sono anche altre: il ministro dello Sviluppo Giancarlo Giorgetti ha infatti dato l’ok alla task force che si dovrà occupare dei contraccolpi per le imprese che operano direttamente in Russia e Ucraina. Mentre Sace annuncia la sospensione temporanea della “valutazione dell’assunzione di nuovi rischi per l’attività di export credit in Russia e in Bielorussia”.

Mostra altro

Articoli Correlati

Pulsante per tornare all'inizio