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La spesa in 30 anni: meno pasti in casa e meno energia

In 30 anni il boom della spesa delle famiglie in tecnologia non sorprende sia pur con aumenti vertiginosi: +5.339% per i telefoni, in pratica per ogni euro speso nel 1995 oggi se ne spendono oltre 54 a parità di potere d’acquisto; +786% per pc e prodotti audiovisivi. Si spende di più per tempo libero e turismo. Si spende meno per i pasti in casa (-11,2%), i mobili e gli elettrodomestici (-5,1%) e per gas e elettricità (-12,2%) “anche in virtù della riduzione degli sprechi e delle politiche di risparmio energetico”. La spesa per l’abbigliamento e calzature è ferma ai livelli del 1995. L’analisi è di Confcommercio che ripercorre l’andamento della spesa media delle famiglie in termini reali (al netto della variazione dei prezzi).

L’acquisto di servizi ricreativi e culturali è cresciuto del 93%. Si spende meno in generale per l’abitazione. La spesa per l’alimentazione è nel complesso stazionaria ma si sposta con “trend radicalmente diversi”: fuori casa è in crescita spinta “dalla tendenza a sviluppare benessere individuale attraverso la fruizione di servizi legati al tempo libero”, in casa è “compressa anche dalle tendenze demografiche”, per le diverse esigenze di una popolazione più anziana.

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