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L’Africa è la pattumiera dell’Europa

Alice for Children lamenta che l’Africa viene trattata come la discarica dei Paesi europei perché è destinataria del traffico di rifiuti europei e segnala che a settembre 2021 sono stati individuati e sequestrati numerosi container che trasportavano rifiuti europei in Africa, pericolosi e non bonificati. “Parliamo – dice la Onlus – di migliaia di pezzi di motorini, moto, veicoli, quali motori, freni, sterzi, marmitte. Il mese prima, a Torino, erano stati fermati dei container diretti in Ghana carichi di rifiuti elettrici ed elettronici che sarebbero dovuti passare per l’iter di smaltimento. A luglio, invece, al porto di Genova sono stati scoperte 57 tonnellate di rifiuti in partenza per il continente africano”.

“Chi opta per il traffico illecito di rifiuti verso l’Africa, perlopiù le organizzazioni criminali, lo fa per risparmiare sulle spese di smaltimento e recupero in Italia, e agisce mescolando i rifiuti illegali con prodotti di varia natura nei container – spiega ancora la Onlus – Quando avviene la mescolanza dei rifiuti, e la contaminazione fra materiali, diventa impossibile risalire ai responsabili del traffico e la provenienza dei rifiuti. Uno dei business più consistenti negli ultimi tempi è la rivendita di pannelli fotovoltaici non funzionanti ai Paesi africani: molti di questi vengono venduti come usati e ancora performanti, pur non essendolo, per evitare le spese di smaltimento. Le indagini per contrastare il traffico di rifiuti negli ultimi anni, in Italia, si sono concentrate in zone specifiche del Paese, ovvero in Campania e In Liguria, dai cui porti prende il mare il quantitativo più rilevanti di carichi di rifiuti, camuffati nei container”.

Riferendo che l’80 % dei prodotti elettronici che arrivano in Africa provengono dal Vecchio Continente, Alice for Children precisa che le destinazioni africane predilette dai rifiuti europei in Africa dei rifiuti sono i Paesi dell’Africa occidentale, in particolar modo Senegal, Nigeria, il Gambia, Togo, Sierra Leone, ma soprattutto il Ghana dove, alla periferia di Accra, c’è la più grande discarica di rifiuti elettronici al mondo, quella di Agbogbloshie, ‘popolata ‘per l’85 % da rifiuti di provenienza europea.  Il Ghana è considerato il cimitero dellE-Waste. In Italia, oltre 6 elettrodomestici su 10 non sono smaltiti correttamente, e prendono la via dell’imbarco illegale – meno dispendioso in termini economici – verso Paesi stranieri anziché seguire l’iter canonico”.

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