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L’Ema tarda a trasferirsi ad Amsterdam? La Lega rilancia l’ipotesi sede a Milano

La Lega ci riprova e lancia, nuovamente, la proposta di assegnare l’EMA, Agenzia europea del farmaco, a Milano. Motivo? A quanto pare le procedure di trasferimento da Londra ad Amsterdam, sede scelta in seguito ad un discutibile sorteggio di gara in cui concorreva anche Milano, sarebbero in alto mare; per non parlare poi della scarsa voglia di funzionari e dipendenti di lasciare la capitale del Regno Unito per la città simbolo d’Olanda. “La scelta di assegnare con il sorteggio l’Agenzia Europea del Farmaco, l’Ema, ad Amsterdam si sta rivelando deleteria per il funzionamento della stessa agenzia, per via di ostacoli logistici, legati alla lentezza dei lavori infrastrutturali per dotare l’Ema di una nuova sede ancora interamente da costruire nella capitale olandese, ma anche per via di problemi burocratici e fiscali”. E’ quanto afferma Paolo Grimoldi, Vice presidente della Commissione Esteri e deputato della Lega. “Il trasloco ad Amsterdam sta comportando un’emorragia di personale, quantificata in circa il 30% di funzionari e addetti che non vogliono trasferirsi in Olanda per ragioni fiscali (perderebbero un quarto dello stipendio e avrebbero un costo della vita più alto rispetto a Londra, a cominciare dalle abitazioni), ed un rallentamento delle attività dell’Ema. E ci sono annessi problemi per il trasferimento delle circa 2500 società satelliti dell’Ema. Per tutte queste ragioni chiediamo al Governo e al ministro degli Esteri, Moavero, di riproporre a livello europeo la questione dell’Ema a Milano, di trasferirla subito, per assicurare la piena funzionalità dell’Agenzia che nel capoluogo lombardo troverebbe una sede già pronta ad accoglierla, quella di Palazzo Pirelli, e una serie di componenti logistiche e amministrative che faciliterebbero il trasferimento del personale e delle società satelliti da Londra”.

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