Libertè, fraternitè e spinello in Francia, maggior morigeratezza in Italia
Secondo il nuovo studio Trend (Tendances récentes et nouvelles drogues – recenti tendenze e nuove droghe) condotto per il 2016 e i primi mesi del 2017 dall’Observatoire français des drogues et des toxicomanies (OFDT), le droghe illegali non sono mai state così alla ribalta in Francia.
«La cannabis si conferma la sostanza psicoattiva illegale più diffusa. Quasi un terzo dei 15-19enni (32,4%, circa 804mila; maschi 37,7%; femmine 28%), l’ha utilizzata almeno una volta nella vita, il 25,8% (circa 650mila; maschi 30,9%; femmine 20,7%) ne ha fatto uso nell’ultimo anno. Dato confermato anche dalla Relazione al Parlamento sullo stato delle tossicodipendenze dove si rileva che i quantitativi di sostanza sequestrati corrispondono a più del 90% del totale dei sequestri e le segnalazioni per detenzione di cannabis per uso personale rappresentano l’80% dei casi», afferma Sabrina Molinaro dell’Ifc-Cnr e coordinatrice dello studio Espad. «Al secondo posto per utilizzo tra i giovani studenti troviamo la spice, un cannabinoide sintetico che riproduce gli effetti della cannabis, particolarmente reperibile sul web: ne ha fatto uso l’11% (circa 275 mila ragazzi) almeno una volta nella vita e il 35,5% di questi (circa 98 mila) lo ha fatto 10 volte o più. Si osserva, inoltre, la diffusione delle Nps quali oppiacei sintetici e catinoni sintetici come mefredone, ketamine, fenetilamine, utilizzate almeno una volta nella vita dal 3,5% degli studenti e quindi diffuse tanto quanto la cocaina o anche più diffuse se si considera l’eroina, utilizzate nella vita rispettivamente dal 3,6 e l’1,5 per cento dei ragazzi. Le nuove droghe sono diffuse anche tra le studentesse: il 2,8% le ha utilizzate almeno una volta nella vita. Quasi 20 mila sono le donne in trattamento presso i Servizi per le dipendenze per uso di oppiacei, cocaina e cannabis e l’universo femminile ha assunto caratteristiche preoccupanti, seppure consumi, denunce e arresti siano a livelli inferiori rispetto a quelli maschili: delle 32.992 persone segnalate all’autorità giudiziaria per reati droga-correlati, il 7% ha riguardato donne e quasi due terzi delle persone segnalate sono giovani adulti di età compresa tra i 20 e i 39 anni».