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Microsoft scommette sull’intelligenza artificiale

Microsoft avanti tutta sull’intelligenza artificiale. Il colosso di Redmond investe ulteriori miliardi di dollari in OpenAI, la società a cui fa capo la popolare ChatGPT, confermando così la centralità della nuova tecnologia nel futuro di Microsoft e nella sua rivalità con Apple, Meta e Google.

L’annuncio del maxi investimento spalmato su più anni – che secondo indiscrezioni ammonta a 10 miliardi di dollari – segue il taglio di 10.000 posti di lavoro da parte di Redmond e ha preceduto la trimestrale, attesa per il 24 gennaio. E offre a Microsoft l’accesso ad alcuni dei più avanzati sistemi di intelligenza artificiale, alcuni dei quali hanno rilevato al grande pubblico di recente tutta la forza della nuova tecnologia. ChatGPT, ad esempio, da quando è stata introdotta in novembre ha registrato un boom di utenti – diversi milioni solo in pochi giorni – e aperto un acceso dibattito sulle potenzialità e sull’applicazione dell’intelligenza artificiale, costringendo fra l’altro scuole e università a iniziare a ripensare i propri modelli di insegnamento.

ChatGPT è infatti in grado di creare testi come un essere umano, usando una prosa chiara e definita e la punteggiatura appropriata. “Abbiamo formato questa partnership con OpenAI sull’ambizione condivisa di spingere in modo responsabile la ricerca sull’intelligenza artificiale e democratizzarla”, ha affermato l’amministratore delegato di Microsoft Satya Nadella. Per il colosso di Redmond non si tratta del primo investimento nella società: già nel 2019 e nel 2021 vi aveva infatti puntato, scommettendo su come la tecnologia sarebbe divenuta chiave in tutte le applicazioni.

L’investimento “ci consentirà di continuare la nostra ricerca indipendente e lo sviluppo” di un’intelligenza artificiale che è “sicura, utile e potente”, ha osservato OpenAI ritenuta uno dei tre maggiori laboratori al mondo per l’intelligenza artificiale e divenuta di recente un nome comune grazie a ChatGPT, alla quale guarda anche Google. Mountain View potrebbe infatti lanciare nei prossimi mesi un sistema concorrente con funzionalità che ChatGPT non ha, quali ad esempio la capacità di citare fonti tramite l’apprendimento per rinforzo.

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