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O maschile o femminile: la Baviera mette al bando lo schwa e ripristina la grammatica tedesca

Simbolo del linguaggio inclusivo imposto dal politicamente corretto, per emancipare la galassia arcobaleno, lo schwa è stato messo al bando in Baviera. Il Land conservatore del sud della Germania ha infatti emanato il divieto di usare forme linguistiche neutre rispetto al genere, il Regolamento generale di procedura (Ago) delle autorità bavaresi stabilisce che “non sono consentite ortografie multigenere che utilizzano simboli verbali interni come asterisco, due punti, trattino basso o punto intermedio». Questo significa di fatto ripristinare il rispetto della grammatica tedesca classica, che ha diverse forme maschili e femminili per alcuni sostantivi e che in passato utilizzava il plurale maschile come forma predefinita onnicomprensiva.

Il divieto è stato aspramente criticato dalla sinistra tedesca – Verdi in testa – al fianco di gruppi politici universitari, sindacati, associazioni queer. Ma il governo bavarese tira dritto: “Se o quando la soglia di negligenza rilevante ai sensi del diritto disciplinare nel senso di violazione dei doveri d’ufficio viene superata in un caso concreto e individuale dovrà essere valutata in particolare per quanto riguarda la frequenza, l’entità e il rispettivo contesto”. Il ministro Florian Herrmann é stato ancora più spiccio: “Il messaggio è: il linguaggio deve essere chiaro e comprensibile”.

L’Associazione tedesca degli insegnanti (Dl) ha accolto con favore questa politica. Il presidente della DL Stefan Düll ha dichiarato all’agenzia di stampa Dpa che il linguaggio ufficiale dovrebbe essere incentrato su “formulazioni rispettose e sensibili al genere senza contrassegnarlo come tale”, rimarcando che anche la schwa o l’asterisco potrebbero risultare tutt’altro che inclusivi.

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