Somministrazione gratuita del Metodo Di Bella: lo dispone il tribunale di Catanzaro
Giunge dalla Calabria una storia, per così dire, all’italiana i cui protagonisti sono un uomo affetto da un tumore al pancreas metastatizzato al fegato e la terapia Di Bella. Dopo essere stato trattato con i protocolli ufficiali senza ottenere effetto terapeutico, l’uomo decide di rivolgersi al Dott. Giuseppe Di Bella e pratica la cura MDB fino ad andare in remissione completa di malattia.
Attraverso l’Avvocato Gianluca Ottaviano, il paziente si rivolge al tribunale di Catanzaro per chiedere il rimborso della cura da parte del Servizio Sanitario Nazionale, ma l’istanza viene respinta con la motivazione che una terapia alternativa di non comprovata efficacia non può essere accollata alla comunità.
Viene fatto reclamo che è accolto poiché “la certificazione sanitaria in atti (rilasciata da Istituti pubblici) evidenzia che la terapia ufficialmente riconosciuta è risultata inefficace nel caso concreto, laddove invece la cura MDB ha prodotto un significativo miglioramento della patologia tumorale e, gradualmente, il risultato terapeutico diveniva sorprendente, tanto che l’ultimo referto PET del 16.01.2020 evidenziava una remissione completa della malattia”. Di conseguenza – si legge ancora nella sentenza – in assenza di spiegazioni alternative sulla remissione completa del tumore, nel caso in specie l’unica cura attualmente essersi rivelata efficace sulla persona del reclamante deve essere erogata con costi a carico del Sistema Sanitario Nazionale.
La pronuncia crea un prezioso precedente per chi si trova nella stessa situazione e costringe quindi la giurisprudenza, che finora ha negato erogazioni di questa particolare cura che, sebbene avversata e criticata, in realtà si basa su evidenze scientifiche, a cambiare rotta.
Ci sono tante storie che dimostrano l’efficacia del Metodo Di Bella, documentate anche da pubblicazioni su riviste reperibili sulle banche dati medico-scientifiche internazionali.