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Terre rare possibile trappola di Tucidide tra Pechino e Washington

Le terre rare si sono trasformate in una fonte di tensione tra Usa e Cina, poiché entrambi i Paesi cercano di assicurarsi una posizione di vantaggio nel loro sfruttamento, sempre più rilevante a fronte di una crescente domanda globale di tecnologie ad alta efficienza energetica, come veicoli elettrici, pannelli solari e batterie al litio.

Attualmente, le riserve note di minerali rari sono concentrate principalmente in poche regioni, tra cui la Cina. Secondo il Geological Survey degli Stati Uniti, la Cina detiene circa il 70% delle riserve mondiali di questi minerali. La Cina, che ha un’industria manifatturiera dominante nel settore delle tecnologie avanzate, ha accumulato una considerevole quantità di queste riserve, dando loro una posizione di forza nel mercato globale dei materiali critici. Tuttavia, l’America ha recentemente scoperto una vasti giacimenti all’interno dei suoi confini. Questa scoperta ha suscitato grande eccitazione negli Stati Uniti, poiché offre l’opportunità di ridurre la dipendenza dalle importazioni cinesi e garantire un maggiore controllo sulla catena di approvvigionamento di materiali critici.

La contesa tra Cina e America riguardo al controllo di queste riserve strategiche ha creato un clima di tensione internazionale. Entrambi i paesi sono determinati a garantirsi un vantaggio competitivo nel settore tecnologico del futuro. La Cina, che è attualmente il principale produttore mondiale di tecnologie ad alta efficienza energetica, desidera mantenere il suo dominio sulla produzione di dispositivi elettronici avanzati. Il governo cinese ha adottato politiche volte a promuovere l’industria delle energie rinnovabili e a consolidare la sua posizione di leader nel settore, sfruttando al massimo le riserve di cui dispone.

D’altro canto, gli Stati Uniti cercano di rafforzare la propria base manifatturiera e ridurre la dipendenza dalle forniture cinesi. La scoperta delle riserve interne ha spinto il governo americano a promuovere politiche di sicurezza nazionale e strategie di diversificazione delle fonti di approvvigionamento. Gli Stati Uniti intendono investire nella produzione e nella raffinazione dei questi minerali rari sul proprio territorio, al fine di ridurre la vulnerabilità alle interruzioni delle forniture estere e garantire una maggiore autosufficienza nel settore delle tecnologie avanzate.

La competizione per il controllo va oltre la mera questione economica. Le implicazioni geopolitiche sono significative, poiché questi minerali potrebbero diventare un fattore chiave nella definizione delle dinamiche di potere globale. Chiunque detenga il controllo delle riserve dei minerali rari avrà un’importante leva negoziale nel settore delle tecnologie avanzate, potendo influenzare il prezzo e l’accesso a questi materiali critici.

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