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Se minaccia l’Accordo del Venerdì Santo il Congresso USA non ratificherà l’accordo commerciale tra Stati Uniti e Regno Unito. Parola del senatore dem Chris Murphy

Mentre il Presidente statunitense Donald Trump dichiara di non vedere l’ora di negoziare un “accordo commerciale su larga scala” con il Regno Unito il Senatore democratico Chris Murphy del Connecticut precisa, con toni forti, che un simile patto non passerà mai attraverso il Congresso se dovesse violare l’Accordo del Venerdì Santo che pose fine al conflitto decennale tra Irlanda del Nord e Repubblica d’Irlanda. Di fatto, annullando quel trattato di pace, potrebbe essere reintrodotto il confine tra le due parti dell’isola, di cui una completamente legata al Regno Unito. “Penso che l’UE sia altrettanto impegnata come la Gran Bretagna a garantire che ci sia un flusso libero di persone e merci. C’è ancora questo conflitto esistenziale tra ciò che il referendum ha richiesto e ciò che è necessario per mantenere l’Accordo del Venerdì Santo di Belfast”, commenta Murphy, che aggiunge: “Trump in definitiva non controlla se il Congresso approva o meno un accordo commerciale negoziato con la Gran Bretagna. Ci sono abbastanza amici dell’Irlanda del Nord e amici d’Irlanda nel Congresso degli Stati Uniti che ci porteranno a chiedere che il processo di pace sia protetto”. Secondo Murphy se le possibilità di accordo commerciale sono poche, malgrado le parole del Presidente, diventerebbero nulle nel caso fosse reintrodotto il confine tra Repubblica d’Irlanda e Irlanda del Nord.

Intanto da Bruxelles fanno sapere che l’Unione europea non accetterà alcun accordo di ritiro del Regno Unito che non garantisca che il confine di 500 km rimanga aperto.

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