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Mascaretti: il centrodestra per Milano è il rimedio all’ambientalismo parolaio di Sala

Rimuovere lo sfregio inferto a corso Buenos Aires, schierare 600 nuovi vigili, controlli effettivi sulla qualità dell’aria che i milanesi respirano. Questi sono gli impegni che Andrea Mascaretti, candidato di Fratelli d’Italia al Consiglio comunale, si prefigge di portare avanti per conto dei milanesi, sia per smascherare l’ambientalismo senza risultati con cui Giuseppe Sala si prefigge restare a Palazzo Marino sia per imprimere una svolta alla capitale morale d’Italia nel caso in cui questa torni ad affidarsi alla cultura politica che ha prodotto gli Albertini e le Moratti.

Evidenziando che quella voluta da Sala e compagni in corso Buenos Aires è una vera e propria barriera architettonica, Mascaretti ne ha promesso la demolizione se il voto del 3-4 ottobre decreterà il divieto di sosta ulteriore di Sala sullo scranno di primo cittadino, precisando che invece “in caso restassimo all’opposizione continueremo questa battaglia, sia per chi ha necessità di utilizzare la macchina che per i ciclisti, che meritano percorsi ciclabili ben realizzati”. “Dopo il Salone del Mobile anche la Fashion Week ha mandato in tilt la Città – ha osservato nel frattempo il capolista di FdI guardando agli spot elettorali offerti dal calendario al sindaco uscente – Caos per le strade, piste ciclabili utilizzate come parcheggi e traffico congestionato hanno rivelato ancora una volta come l’amministrazione non sappia farsi trovare preparata per questi grandi eventi, generando disservizi e disagi per i visitatori, gli operatori economici e i cittadini. Questi eventi sono fondamentali e rendono Milano una vetrina di primo piano a livello internazionale, per questo bisogna saper lavorare per creare le condizioni migliori affinché la città possa accogliere le migliaia di persone che arrivano in queste occasioni e per evitare che sprofondi puntualmente nel caos”.

Mascaretti ha anche puntato l’indice per smascherare l’ambientalismo di cui Sala si pretende interprete: “E’ particolarmente grave la negligenza della Giunta per quanto riguarda il monitoraggio dell’aria che respiriamo: per oltre 10 anni le amministrazioni di sinistra hanno evitato di monitorare la concentrazione delle polveri sottili in metropolitana pur sapendo che PM 10 e PM 2,5 possono raggiungere concentrazioni molto elevate, fino a sette volte le concentrazioni considerate rischiose quando rilevate all’aria aperta. Dalle rilevazioni effettuate per conto della Procura della Repubblica erano emersi dati che avrebbero richiesto costanti monitoraggi della qualità dell’aria. Invece, ho chiesto agli uffici competenti e mi è stato comunicato che negli ultimi 10 anni non sono stati effettuati dal Comune monitoraggi sulle concentrazioni di polveri sottili e CO2 in metropolitana. Davvero pazzesco: nei giorni scorsi abbiamo effettuato delle misurazioni con rilevatori portatili e i risultati hanno confermato concentrazioni decisamente maggiori in metropolitana che all’aria aperta. Mi chiedo dunque perché la giunta non abbia mai fatto un monitoraggio per sapere la qualità dell’aria che respirano i lavoratori e milioni di passeggeri in metropolitana”.

Per contrastare questa deriva, Mascaretti fa sapere che una vittoria del centrodestra porterebbe a “due delibere fondamentali: l’assunzione di 600 agenti della Polizia locale e l’abolizione l’addizionale Irpef per gli under 35 che creano nuove imprese”. “Da tempo – spiega – porto avanti queste battaglie: Milano ha bisogno di più sicurezza e quindi più forze in campo, e i giovani devono vedere da parte delle istituzioni segnali concreti di sostegno al lavoro e quindi alla loro vita, alla possibilità’ di crearsi una famiglia, valori per noi fondamentali”.

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