Mascaretti: priorità agli approvvigionamenti di energia e di materie prime e difesa del made in Italy
Imprenditore, consigliere comunale, assessore durante la giunta Moratti, capogruppo di Fratelli d’Italia al Comune di Milano Andrea Mascaretti è candidato alle prossime elezioni politiche del 25 settembre con il partito di Giorgia Meloni a Varese nel collegio plurinominale. Il Patto Sociale lo ha intervistato.
Consigliere Mascaretti, dopo anni trascorsi a Palazzo Marino, in maggioranza prima e all’opposizione poi, come e perchè è maturata in Lei l’idea di candidarsi alla Camera?
Sono stato presidente di commissione, capogruppo, vice presidente del Consiglio e poi anche assessore alle politiche del lavoro nella Giunta Moratti. Oltre 21 anni di esperienze sviluppate nella capitale economica del Paese, che è una città dinamica e complessa con un bilancio di oltre tre miliardi e duecento milioni di euro e quasi 15 mila dipendenti. Tra le tante esperienze fatte, ricordo ad esempio, di aver guidato oltre 20 missioni in Asia, Centro America ed Europa durante la campagna di candidatura ad Expo2015 conquistando il voto di quei Paesi per l’Italia. Ricordo di aver predisposto l’accordo sottoscritto con i Segretari generali di CGIL, CISL e UIL per garantire che non vi fosse nessuno sciopero nazionale o locale durante tutta la durata dell’Esposizione Universale e anche di aver dato vita ad un’istituzione importante come la Fondazione per il Welfare Ambrosiano, che in tutti questi anni ha aiutato molti lavoratori in difficoltà. Poi, Giorgia Meloni e la dirigenza di Fratelli d’Italia hanno apprezzato il mio lavoro come amministratore locale e hanno deciso di candidarmi alla Camera dei deputati. Devo ammettere, che ne sono molto onorato e ho accettato la candidatura con grande entusiasmo e spirito di servizio. E così, eccomi qui, candidato, in una squadra di donne e uomini tutti di alto profilo, grande esperienza e competenza, pronto a lavorare per difendere gli interessi delle imprese, dei lavoratori e delle famigli italiane.
A chi a Varese considera la sua candidatura ‘venuta da fuori’ cosa replica?
Dico che mi sento molto legato ad un territorio che considero una vera e propria locomotiva dell’economia lombarda con una densità di imprese di 50 per ogni chilometro quadrato contro la media nazionale di 19, e dove l’aeroporto di Malpensa, nel 2021 si è confermato come l’unico scalo italiano attrezzato per gestire importanti quantità di voli all-cargo, raggiungendo una quota di mercato pari al 70% del totale della merce transitata negli aeroporti italiani. Un territorio che conosco molto bene perché quando sono stato assessore della Giunta Moratti, sono stato tra coloro che più hanno creduto e lavorato al progetto di Expo2015. A quel tempo avevo la delega alle Politiche del lavoro e dell’Occupazione e ho lavorato per far arrivare in Italia e in Lombardia la grande esposizione universale. Un grande successo che ha rilanciato la nostra economia e ha avuto proprio nell’aeroporto internazionale di Malpensa uno degli elementi di successo nella competizione per Expo2015. Infine, ci sono anche gli splendidi ricordi della mia infanzia a Cunardo e degli anni in cui, mentre studiavo ingegneria aerospaziale al politecnico, mi addestravo come pilota negli aeroclub di Vergiate e Venegono.
Se eletto quali saranno le prime istanze che porterà a Roma?
Qui a Varese ci sono moltissime imprese che gli ultimi governi hanno tartassato e non hanno tutelato dalle speculazioni internazionali sul gas, sull’energia elettrica e sulle materie prime. Il nostro primo impegno sarà quello d’intervenire subito e strutturalmente sugli approvvigionamenti di energia e di materie prime e sulla difesa del made in Italy, per sostenere le attività del territorio prima che siano costrette a chiudere e prima che si perdano migliaia di posti di lavoro. Prioritario è anche aiutare le famiglie che dovranno fare i conti con i rincari dei generi alimentari e con bollette insostenibili.