Pietro Marrapodi: più Italia in Europa
Cari lettori,
come avrete visto ‘Il Patto Sociale’, da qualche settimana, sta pubblicando le interviste ad alcuni candidati alle elezioni europee del prossimo 26 maggio i quali espongono il loro programma e i loro progetti. Per la sua vocazione apartitica ‘Il Patto Sociale’ dà spazio a chi si è messo in contatto con la redazione. E’ la volta di Pietro Marrapodi che si candida con la Lega nella Circoscrizione Nord Ovest (Lombardia, Piemonte, Liguria, Val d’Aosta).
Sono nato in un piccolo paese della Calabria, 45 anni fa. Nel 1993, dopo la maturità scientifica, mi sono trasferito a Milano dove ho studiato Giurisprudenza. Ho iniziato poi il mio percorso lavorativo nel mondo della pubblicità e del marketing.
La mia passione per la politica è nata negli anni dell’Università e ho iniziato la mia attività dal Municipio di zona, dove mi sono battuto per rendere più vivibili le periferie. Vivo i bisogni degli altri come se fossero miei e penso che a ogni problema ci sia sempre una soluzione, in tal senso considero la politica l’espressione più alta di aiuto ai cittadini.
Ci accingiamo a una grande sfida, il rinnovamento del Parlamento Europeo. Oggi più che mai è proprio all’interno delle Istituzioni Europee che si prendono le decisioni fondamentali per la vita dei cittadini.
L’Italia sta subendo da troppo tempo questa Europa a guida franco-tedesca.
Subiamo un’invasione continua basata sul business della finta accoglienza. È sempre più forte il bisogno di tutelare la nostra identità culturale, di ridare forza e valore alle nostre radici cristiane, spazio e voce ai valori su cui si è formata la nostra comunità: prima gli Italiani! Anche se Salvini è riuscito a bloccare l’invasione, bisogna che l’Europa si svegli e faccia delle azioni più incisive su questo tema.
È sempre più forte il bisogno di proteggere le attività commerciali e la rete dei nostri negozi che costituisce uno straordinario tessuto economico e sociale, unico in Europa. In Europa dobbiamo tutelare il Made in Italy, i nostri prodotti sono i più contraffatti al mondo e ciò crea un danno di milioni di Euro alla nostra economia e all’immagine dell’Italia. Bisogna che vengano superate queste politiche restrittive che mettono in ginocchio le aziende italiane e non permettono il rilancio dell’economia del nostro Paese.
Questa Europa è da rifare e per questo voglio portare più Italia in Europa!