Piano pandemico non aggiornato? Dal 2006 al 2020 sette ministri della Sanità
Abbiamo tutti letto, ed in molti apprezzato, che i Pm di Bergamo, dopo una lunga e difficile indagine, abbiano deciso, per poter accertare chi abbia vere responsabilità, di indagare diciannove tra politici e tecnici per quanto avvenuto durante i primi tragici mesi di covid.
Ovviamente non entriamo nel merito per quanto riguarda la mancata zona rossa e la chiusura ed apertura dell’ospedale di Alzano, attendiamo la magistratura e speriamo che anche i media si astengano da processi televisivi o sulla carta stampata.
Su questi punti, e su altri altrettanto inquietanti, ci siamo già espressi nel libro I nostri domiciliari pubblicato dalla casa editrice Ulisse nel febbraio 2021, libro che è stato anche presentato sul secondo canale Rai, il nostro pensiero, da impotenti settori chiusi in casa è stato scritto in modo chiaro.
Vogliamo però, sommessamente, ricordare, per quanto riguarda il mancato aggiornamento del piano pandemico, piano che risale al 2006 e che da allora è rimasto fermo, che dal 2006 al 2020 si sono succeduti, nella Sanità, diversi ministri e riteniamo che ciascuno di loro avrebbe potuto, dovuto aggiornare il piano.
Sono in effetti molti perché è stato un lungo periodo con numerosi e diversi governi.
Andando a memoria Livia Turco, Sacconi, Ferruccio Fazio, Balduzzi, Lorenzin, Giulia Grillo fino ad arrivare a Roberto Speranza che, oggettivamente, essendo l’ultimo della catena non dovrebbe essere l’unico al quale imputare il mancato aggiornamento del piano pandemico.
Detto questo e sperando che anche su questo ci sia un chiarimento vorremmo anche sapere se oggi il piano pandemico è aggiornato anche rispetto all’allerta che l’Oms ha fatto alcune settimane fa per l’influenza aviaria, secondo il detto, mai sufficientemente applicato, prevenire è meglio che reprimere.