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Toghe&Teglie: dinner cocktail con lo spritz caprese

Affezionati (spero…) lettori, buona settimana a tutti voi da Massimiliano D’Alessandro: ebbene sì, ancora io, l’avvocuoco tarantino del Gruppo Toghe & Teglie di ritorno con una proposta che, mi sembra, sia nuova per questa rubrica.

L’idea mi è venuta dopo aver letto sul numero scorso la ricetta del tramezzino con insalata di gamberi di Giuseppe Barreca e dopo aver anche letto da qualche altra parte che è ideale da servire in occasione di un dinner cocktail: a questo punto io, che sono un ragazzo semplice, pescatore e cinofilo, mi sono chiesto cosa fosse scoprendo che è un aperitivo dove i partecipanti si abboffano come alla cena di Capodanno.

E così ho pensato: “mo’ ve lo servo io il dinner cocktail” con la ricetta – semplice ma non è detto che sia velocissima – del beveraggio e qualche ispirazione per la parte “solida”.

Parliamo dello spritz caprese, mai sentito? Eppure è una variante molto godibile, fresca, di quello classico.

Procuratevi del limoncello di buona qualità, non pretendo che sia preparato in casa ma sarebbe meglio, in fondo per un litro circa bastano cinque limoni grandi, non trattati (preferibilmente della Costiera Amalfitana), alcool puro a 95°, 600 grammi di zucchero e 750 ml. di acqua.

Ora pulite bene i limoni, asciugateli e spellateli con un pelapatate badando ad evitare la parte bianca inferiore, poi munitevi di un recipiente di vetro a chiusura ermetica e versatevi l’alcool e le scorze di limone, richiudete e lasciate macerare per un mesetto. Sì, un mesetto, trascorso il quale versate in un tegame l’acqua e lo zucchero. Raggiunto il bollore spegnete il fuoco, versate lo sciroppo così realizzato in una brocca e fatelo raffreddare per poi aggiungerlo nel contenitore in cui sono ancora in attesa, da settimane, le scorze di limone; a questo punto agitate bene e mettete a riposare al buio e lontano da fonti di calore per altri 30/40 giorni trascorsi i quali agitate di nuovo il barattolo e filtrate il liquore ottenuto con un colino raccogliendolo in una bottiglia che poi metterete in frigo o meglio ancora in freezer. Insomma, bastano un paio di mesi per avere la base giusta per il vostro spritz caprese. Il vostro dinner cockatil mettetelo in agenda per ottobre…

Adesso viene la parte facile, soprattutto se il limoncello lo avete comperato già pronto e lo avete fatto ben ghiacciare: versatelo in una caraffa e diluite con acqua tonica o seltz; in mancanza è accettabile della Lemonsoda, e l’immancabile prosecco in quantità da misurare “a sentimento”, aggiungendolo gradualmente e verificando che il prodotto finale non sia troppo alcoolico. Potete guarnire, al servizio, con altre fette di limone.

E la parte dinner del cocktail? Beh, stiamo parlando di una versione borbonica dello spritz e potrebbe essere un’insalata di riso con emulsione di prezzemolo, prosciutto crudo a dadini e cubetti di melone, un pesto di limoni (magari ne riparliamo un’altra volta per non complicarvi la vita) da spalmare sui crostini, un babaganousch di melanzane per dare un tocco di internazionalità, delle fise con crema di avocado e gianchetti… ah, sono vietati? Però si trovano, alla peggio vi difendo io. Insomma, sbizzarritevi: tanto, se avete distillato il limoncello in casa, di tempo ne avete avuto per pensare a cosa accompagnarlo.

Alla prossima!

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