Buon 2022 a tutti i lettori, sono Laura Decchino, vicentina del Gruppo Toghe & Teglie che questa settimana è stata prescelta per il consueto suggerimento culinario: ho individuata una ricetta che è tipicamente invernale ed altrettanto tradizionale alle mie latitudini: le frittelle di polenta per realizzare le quali inizio indicando dosi per una quantità di commensali da assembramento (quindi, attenzione…):
Polenta gialla fine, tipo fioretto o fumetto, un kg., farina per dolci 300 gr., zucchero semolato 250 gr., tre uova, due cucchiai d’olio evo…e poi ancora: un bicchierino di grappa (meglio noto come bicerin de graspa), una scorze di limone grattugiata, tre scorze di arance grattugiate, una manciata generosa di uvette, 250 gr. di lievito, 25 gr. di sale e un mezzo etto di pinoli tritati.
Si inizia col preparare una polenta che è fondamentale che rimanga morbida, quindi regolatevi diluendo con acqua o anche un po’ di latte (è consentito aiutarsi con l’apposito macchinario: altrimenti paiolo di rame, mestolo di legno e olio di gomito) con farina gialla sottile che a fine cottura si lascerà raffreddare per poi incorporarvi tutti gli altri ingredienti; il risultato finale sarà infelice con una polenta la cui consistenza è simile alla calcestruzzo.
Tenete conto che, a regola, serve un litro e mezzo di acqua ogni trecento grammi circa di farina gialla.
Volendo, il bicierin de graspa può essere sostituito con altro liquore: magari un gin distillato da Cillario & Marazzi che è quello ufficialmente approvato da Toghe & Teglie.
Lasciate riposare per almeno un’ora, infine dividete la polenta in quadrati, cerchi, rettangoli, triangoli scaleni…insomma dandogli la forma che vi pare ma con uno spessore di circa un dito e poi friggete a fuoco vivace in abbondante olio di oliva ed in una padella ampia.
Scolate, asciugate dall’eccesso e dai residui di frittura, disponete su un piatto e spolverate con zucchero a velo.
L’assembramento inizierà subito…A presto!