Sono particolarmente contenta di ritrovare voi lettori e di fare ritorno dopo molto tempo e con una mia ricetta in questa rubrica! Sono Marianna de’ Giudici, esponente franco-veneziana del Gruppo Toghe & Teglie e so bene che con questa proposta mi attirerò gli strali degli amici della sezione ligure per i quali la parola “pesto” abbinata a qualsiasi condimento che non sia quello tradizionale ligure è inaccettabile e i più intransigenti magari…ti pestano loro con il mortaio per avere bestemmiato.
Per non sbagliare chiamate questo sughetto come vi pare, posso assicurare che si tratta di un esperimento riuscitissimo a base di zucchine e mandorle e come si intuisce dalla lunghezza del “pezzo” è molto facile da realizzare.
Procuratevi delle mandorle tostate oppure provvedetevi personalmente mettendo quelle che avete, mondate della pellicina, in forno.
Pelate delle zucchine, ottime quelle piccole con il fiore, e tagliatele a striscioline molto sottili o tocchetti minuti e inseritele rigorosamente crude in un frullatore insieme alle mandorle, basilico fresco sminuzzato, olio evo, pepe e pecorino.
Nel frattempo avrete messo a bollire l’acqua e calato la pasta: come si vede ho usato dei fusilli ma va benissimo qualsiasi altro formato, anche di pasta lunga: versate un po’ di acqua di cottura nel frullatore e ammorbidite il composto.
Scolate la pasta molto al dente e terminate la preparazione risottandola con il condimento in un’ampia padella, inserendo alla bisogna ancora un poco di acqua di cottura tenuta da parte, così da cuocere anche le zucchine bestemmiando una seconda volta il pesto originale che non va mai e poi mai messo sul fuoco. Pazienza, questo è una specie di pesto apocrifo, una crema di zucchine, un miscuglio di mandorle e pecorino ma è molto saporito.
Ecco, come tocco finale, se piace, una spolverata di pecorino e una fogliolina di basilico all’impiattamento ci stanno molto bene.
Alla prossima!